Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini il 30 luglio 2019 ha emesso l’Ordinanza n. 23 nel merito di “Disposizioni relative alla concessione di contributi per il pagamento dei maggiori interessi maturati entro il 30/12/2019, in conseguenza della sospensione delle rate di mutui e finanziamenti prevista a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e degli eventi alluvionali e atmosferici del 2014 in regione” . A tali fini sono già stati stanziati fondi per €.3.507.400,00 e la richiesta di contributi andava presentata dagli aventi diritto entro i131 ottobre 2019. L’ordinanza recita che entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, previa istruttoria dell’Agenzia regionale per la ricostruzione sisma 2012 – quindi entro fine anno – si sarebbe dovuto provvedere alla liquidazione dell’85% dell’importo richiesto/certificato, il residuo 15% entro il 31 maggio 2020. Ad oggi risulterebbero ancora domande presentate entro la scadenza non ancora processate e altre già processate ma a cui non sono ancora stati accreditati i contributi. In questo particolare momento di criticità per la nuova emergenza Coronavirus, in cui tantissime aziende e famiglie versano in gravi difficoltà economiche, l’accredito di fondi già stanziati a chi ne ha diritto potrebbe rappresentare un tangibile aiuto economico. Di fatto, invece, mentre Governo e Regione discutono di come pianificare “efficaci” interventi per affrontare la nuova gravissima crisi economica alle porte per l’emergenza Coronavirus, la macchina amministrativa è ancora alle prese con il sisma 2012. Considerando che il cratere del sisma 2012 era tutto sommato geograficamente circoscritto, rispetto al cratere economico della pandemia in corso, c’è da chiedersi con quale ottimismo si possa guardare al futuro.