Come vanno trattati i corpi dei defunti deceduti per cause diverse dal coronavirus, in modo da garantire la sicurezza degli operatori, la dignità dei feretri e il rispetto del dolore dei parenti? A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
Dopo aver ripercorso le normative vigenti in materia introdotte dai decreti statali, il consigliere osserva come “con il decesso cessano le funzioni vitali e si riduce nettamente il pericolo di contagio, dato che il paziente deceduto, a respirazione e motilità cessate, non è fonte di dispersione del virus nell’ambiente”. Pertanto, aggiunge, “appare giustamente opportuno, anche a tutela del personale, osservare le dovute precauzioni, ma non vi sono linee guida chiare sulle procedure da utilizzare nella gestione dei soggetti defunti per cause diverse da Covid-19, in particolare, se vadano ugualmente assunte limitazioni particolari come per i defunti Covid-19”.
Da qui l’interrogazione per sapere dall’esecutivo regionale “quali siano le procedure da adottare e le linee guida da seguire nel corso di questa situazione emergenziale determinata per il trattamento e la gestione delle salme di persone defunte per cause diverse da Covid-19”.