Questa mattina si è tenuto davanti all’ingresso di Viale Aldo Moro un presidio che ha visto coinvolti i familiari delle vittime delle RSA, durante l’emergenza da Covid-19.
“Sono più di 6700 gli anziani morti nelle Rsa in tutta Italia. La ricerca è iniziata il 24 marzo 2020 e ha coinvolto 3276 strutture (96% del totale) distribuite in modo rappresentativo in tutto il territorio nazionale – commenta il consigliere questore Giancarlo Tagliaferri – il dato più alto in assoluto è in Emilia-Romagna col 57,7%, davanti alla Lombardia col 53,4%”.
Lo scorso 6 maggio il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia ha invano richiesto l’istituzione di una Commissione Speciale d’Inchiesta al fine di consentire ai membri dell’Assemblea Legislativa ed ai componenti della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna di analizzare quanto accaduto e di condividere i dati a disposizione.
“Nella seduta d’Aula il Presidente Bonaccini si è reso disponibile a fare chiarezza, ma poi la richiesta di una commissione di inchiesta è stata bocciata. Non vogliamo puntare il dito contro alcuno – incalza il consigliere di Fdi – ma questa è una delle regioni che vanta tristi primati quanto a contagi e decessi nelle Rsa ed è anche evidente come il Sistema Sanitario non abbia funzionato. Pertanto, è nostro compito capirne i motivi e fornire risposte credibili”.
Oggi, alla luce delle perplessità che permangono tra i cittadini, risulta necessaria una riflessione sull’operato e le decisioni della Giunta “non è possibile – rimarca Tagliaferri – che le promesse di chiarezza fatte dal presidente Bonaccini agli albori della Fase 2 siano ancora lontane dall’essere attuate”.
“Familiari, studenti e lavoratori si riversano nelle piazze per chiedere risposte e la Regione non solo nega una commissione d’inchiesta, ma continua a ribadire come la gestione dell’emergenza sia stata la migliore, nonostante la tragicità dei dati rilevati dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle numerose attività costrette ad abbassare definitivamente la propria serranda” chiosa il consigliere auspicando in concrete e imminenti risposte da parte della Regione e del Presidente Bonaccini.