La sospensione di eventi e cerimonie causata dall’emergenza coronavirus ha provocato una crisi senza precedenti nel settore del florovivaismo. Una analisi coldiretti ha evidenziato che per il timore dei contagi siano stati rinviati circa 60mila matrimoni, oltre alle cresime, comunioni, battesimi, fiere ed eventi pubblici e istituzionali vari.
E’ stimato un crack da oltre 1,5 miliardi in un comparto che coinvolge 27mila imprese a livello nazionale, con circa 200mila posti di lavoro a rischio. Il settore necessita quindi di misure urgenti per dare liquidità alle aziende, per garantire la ripresa delle attività con i nuovi cicli colturali. Servono dunque indennizzi a fondo perduto e l’esonero di imposte, tasse.
Il consigliere di Giorgia Meloni interroga la Giunta per sapere se si sia fatta una stima della crisi del settore florovivaistico a livello regionale e dei posti di lavoro a rischio. Quali iniziative si intendano assumere in Emilia-Romagna per garantire la ripresa nelle aziende del settore dei nuovi cicli colturali a tutela dell’occupazione. Inoltre, se la regione non intenda attivarsi anche a livello nazionale per il rilancio delle esportazioni, attraverso una adeguata azione diplomatica, finalizzata alla rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni florovivaistiche italiane in alcuni paesi.