La Regione si attivi in modo che gli amministratori di condominio possano convocare le assemblee condominiali “da remoto”, evitando così di incorrere in quelle sanzioni che possono portare fino alla loro decadenza.
A chiederlo è un’interrogazione di alcuni consiglieri di Fdi (Giancarlo Tagliaferri e Michele Barcaiuolo) che ricordano come “l’amministratore di condominio, ai sensi del codice civile, è tenuto a redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la approvazione entro 180 giorni, pena la revoca dall’incarico, ma gli amministratori di condominio si sono trovati, nel corso del periodo di lockdown e nel rispetto delle successive disposizioni sul distanziamento sociale, a non potere convocare le prescritte assemblee e, dato che molti degli esercizi contabili condominiali si chiudono il 31 dicembre, è elevato il rischio che non riescano ad ottemperare a tale obbligo normativo”.
I consiglieri di Fratelli d’Italia vogliono “evitare che questi professionisti possano essere sottoposti incolpevolmente ad una procedura di revoca: quindi è necessario prorogare per un periodo adeguato la convocazione delle assemblee per l’approvazione di rendiconti la cui scadenza si sia verificata dal 31 luglio 2019 in poi”.
Da qui l’atto ispettivo per interrogare la Giunta per conoscere “quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare affinché gli amministratori di condominio non vengano incolpevolmente revocati dall’incarico per il mancato rispetto del termine di cui all’articolo 1130, primo comma, n. 10, del codice civile, e permettere agli stessi di proseguire compiutamente nella propria attività professionale convocando assemblee da remoto con modalità telematica”.