Sanità. Tagliaferri (Fdi): come viene gestito il trattamento sanitario obbligatorio per malati psichiatrici in epoca Covid?

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L’emergenza COVID-19 ha stravolto le nostre vite e, in particolare, tutto il settore socio-assistenziale e sanitario. Nel periodo di picco che ha portato al lockdown si è reso necessario rimodulare o sospendere le attività di ricovero e ambulatoriali differibili e non urgenti, nonché di interi reparti specialistici, per contenere la diffusione del virus.

In questa forzata azione di riorganizzazione, per Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia sembrerebbe esserci un problema, se ci si confronta con le indicazioni del “provvedimento regionale “Trasmissione indicazioni operative nelle strutture del DSM”, del 4/5/2020, attraverso il quale viene istituito, a livello regionale, un “Coordinamento area psichiatrica” dell’Unità di Crisi” con il quale si indicherebbe “che, in regime di TSO, il ricovero previsto per i pazienti psichiatrici risultati positivi al COVID-19 è da effettuarsi nei reparti COVID degli ospedali generali”.

Secondo il consigliere di Fdi che ha presentato l’interrogazione, “non risulta essere stata prevista dalla Regione una deroga rispetto alle legge n. 833/1978, tale da giustificare la collocazione dei malati psichiatrici Covid-19 al di fuori dal proprio reparto di riferimento”, quindi è più che logico il quesito alla Giunta e cioè “se le disposizioni regionali in materia di gestione del TSO per malati psichiatrici Covid-19 siano coerenti con la norma nazionale n. 833/1978”.

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