“Le briciole non bastano: servono soldi veri e servono tutti. Il Pd e il Movimento 5 Stelle stanno facendo i soliti balletti sulla pelle dei cittadini: parlano, parlano ma poi non concludono nulla. Ora diciamo basta: la Tibre e la Pontremolese vanno finanziati e realizzati senza più aspettare”.
Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia eletto in provincia di Piacenza, attacca la maggioranza di Governo su uno dei temi più cari ai cittadini emiliano-romagnoli: la soluzione dei problemi della mobilità attraverso il corridoio Tirreno-Brennero, la cosiddetta Tibre. Di cui tanto si parla, ma della cui realizzazione nessuno sa più nulla.
“La realizzazione del corridoio Tirreno-Brennero metterebbe l’Emilia Occidentale al centro della mobilità e della logistica del nord Italia e darebbe una risposta soddisfacente ai trasporti di merci e di persone dal Tirreno alla Mitteleuropa. Su questo non ci sono dubbi e proprio per questo l’asse Ti-Bre è formalmente considerato strategico per i traffici europei. Tuttavia il finanziamento per il progetto complessivo non riesce a decollare. E anche nel cosiddetto Decreto Rilancio ci troviamo davanti alle briciole, cioè 170 milioni, i quali saranno forse sufficienti a realizzare la tratta Parma-Vicofertile, cioè 6 km dei 56 mancanti a completare la Pontremolese, ai quali poi si deve aggiungere l’adeguamento della Parma-Mantova”, taglia corto Tagliaferri che ricorda come “Ora, di fronte a questo scenario, assistiamo all’autoesaltazione del Pd e dei 5s che, in un classico gioco delle parti, con un emendamento di 78 milioni, aggiunti ai 92 già stanziati, riescono in tranche irrisorie, spalmati in diversi anni, a finanziare la tratta Parma-Vicofertile. E comunicano la notizia come se, con questo intervento, si completasse non solo la Pontremolese ma addirittura la Tirreno-Brennero. E parlano di magnifiche sorti e progressive per l’economia della Padania, per le esigenze trasportistiche dei porti tirrenici, per le masse turistiche, per i poveri pendolari, i quali, invece, continueranno per anni e anni a impiegare due lunghissime ore per i 120 km da Parma a Spezia: la TIBRE e la Pontremolese avrebbero bisogno di ben altre risorse. Rimangono da realizzare le due tratte di superficie Vicofertile- Fornovo, 15 km (con il complesso attraversamento di Fornovo) e Chiesaccia – Pontremoli, 15 km, nonché la galleria di valico Pontremoli – Berceto, 20 km, per il cui foro pilota non basterà un miliardo di €. Almeno questi signori avessero la decenza di dire le cose come stanno, invece di cercare di buttare del fumo negli occhi all’opinione pubblica”.
Svelato il gioco delle tre carte dei partiti di maggioranza del Governo Conte, Tagliaferri è netto: “Noi di Fratelli d’Italia ribadiamo la nostra piena convinzione sul valore strategico europeo di questa grande infrastruttura e riteniamo che l’argomento debba entrare nella discussione europea e ottenere un suggello di priorità europea, con relativi finanziamenti europei. Da questo punto di vista, al di là delle dichiarazioni di principio, le tre regioni principalmente interessate, cioè Toscana, Emilia Romagna e Liguria, fanno troppo poco per ottenere questo risultato, così come non ci risulta che qualche parlamentare europeo del PD o dei 5s, eletto in queste circoscrizioni e sostenitore della Maggioranza di Governo Europeo, se ne stia facendo carico. Ora, nella predisposizione del Recovery Plan, necessario per accedere ai 170 miliardi del Recoveri Fund, Fratelli d’Italia farà la sua parte e – incalza Tagliaferri – sollecita le forze di Governo perché facciano altrettanto: solo una priorità europea del progetto Ti-Bre potrà consentire di assegnare le giuste e adeguate risorse per la sua realizzazione. Questi 170 milioni, a fronte delle risorse necessarie, sono solo una piccola goccia nel mare”.