Con un’interrogazione, rivolta al governo regionale, Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia sollecita l’attivazione di un piano strategico, in particolare dopo la rimodulazione dei reparti dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, per assicurare più posti letto intensivi ai malati di Covid, “al fine di garantire spazi adeguati a tutti i pazienti, senza discriminazione di patologia”.
Il consigliere spiega, infatti, che solo pochi giorni fa i medici anestesisti e rianimatori hanno posto dubbi sulla scelta di spostare il reparto di rianimazione-terapia intensiva. In una lunga lettera inviata al direttore generale e a quello sanitario, prosegue il politico piacentino, “i medici hanno sottolineato, in un passaggio della missiva, che la rianimazione ha delle peculiarità rispetto a ogni altro reparto medico e chirurgico, rilevando, in particolare, che ‘la posizione di vicinanza al pronto soccorso, alla radiologia, al comparto operatorio, alla sala parto è senz’altro strategica, non solo per i nostri pazienti della rianimazione ma anche per tutti i pazienti che afferiscono a tali servizi’, rimarcando poi che ‘allungare i percorsi tra queste aree espone i pazienti critici a un rischio aumentato, che non può essere ridotto neanche da un impegno di più anestesisti, qualora aumentasse numericamente la nostra presenza’”.
Tagliaferri vuole poi sapere dall’esecutivo regionale, sempre sull’ospedale di Piacenza, se intenda “istituire una seconda guardia interdivisionale per il polichirurgico/guardia unità di terapia intensiva respiratoria”, “rivedere la procedura dei trasporti secondari con condivisione con le unità operative collegate” e “ridefinire l’attività di pertinenza del cardiologo di guardia a copertura dell’intera struttura ospedaliera”.