“La Regione deve raccogliere il grido di dolore che proviene dal mondo agricolo e prevedere un piano straordinario di sostegno a un settore che sta pagando un pedaggio altissimo all’emergenza da Coronavirus. La riduzione dei consumi, i vari lockdown e ancora di più quella che è ormai la certezza di dover trascorrere un Natale all’insegna del distanziamento sociale impongono due cose: sostenere nell’immediato con risorse velocemente esigibili le aziende agricole, dall’altro aiutarle in un processo di conversione della filiera che tenga conto dei cambiamenti ormai strutturali della società italiana imposti dal Coronavirus (dallo smart working alla diffidenza a frequentare locali chiusi, alla ripresa dei consumi di vicinato).  Non possiamo lasciare da solo nessuno, dobbiamo intervenire subito e concretamente“.