Esentare dal pagamento del certificato medico gli atleti non professionisti, minorenni e i diversamente abili, risultati positivi al Covid-19; attivarsi perché anche le prestazioni diagnostiche aggiuntive rientrino in quelle esenti e considerare di inserire nelle strutture della Medicina dello sport “le prestazioni aggiuntive per la valutazione di atleti Covid-19 (es: ecocardiogramma, test cardiopolmonare, test da sforzo massimale).
Sono le richieste alla Giunta avanzate in una interrogazione da Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia).
La Federazione Medica del Coni e la Società Scientifica accreditata dal ministero della Salute, hanno “elaborato un documento contenente delle linee guida sulla idoneità alla ripresa dell’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti risultati positivi al Covid-19 guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid19 in assenza di diagnosi da Sars-Cov-2”. Linee recepite anche dalla Regione. Il consigliere Fdi ricorda che “le linee guida prevedono che ai fini della ripresa dell’attività sportiva, vi sia la rivalutazione degli atleti Covid positivi già in possesso di certificato di idoneità agonistica valido anche a breve distanza dal rilascio del certificato medesimo”.
Gli esami diagnostici “prevedono il pagamento del ticket non esentabile con codice D97- prestazioni ambulatoriali legate al Covid-19” e anche molti esami integrativi non prevedono l’esenzione D97.
Tagliaferri, chiedendo alla Giunta di rendere esenti quelle prestazioni, sostiene che “è indispensabile garantire a tutti gli sportivi, e in particolare agli atleti minorenni e diversamente abili, la possibilità di riprendere gli allenamenti nel minor tempo possibile”.