Tagliaferri (Fdi): inammissibile la rappresaglia di Inps verso i lavoratori in quarantena, la Regione smetta di tacere e intervenga

Categorie: Comunicati ai media, Stampa

“Ci sono migliaia di lavoratori che rischiano di vedersi azzerare lo stipendio solamente per aver rispettato le norme sanitarie sulla quarantena di contrasto al Coronavirus: è l’effetto della rappresaglia di Inps verso chi rispetta la regole e ha a cuore la salute pubblica. Inps, infatti, ha deciso di non farsi carico di pagare come malattia i periodi di quarantena e lo ha fatto con valore retroattivo per tutto il 2021. E’ un’indecenza, un’offesa a tutti coloro che in questo anno hanno combattuto il Coronavirus: pensiamo a tanti poliziotti, carabinieri, medici, infermieri, insegnanti e via andare fino ai commercianti e agli operai.

E’ una forma di razzismo: il Governo Draghi non solo ha bisogno di un pallottoliere perché ha sbagliato i calcoli sul ‘rischio calcolato’ delle riaperture che hanno provocato la quarta ondata di Covid, ma pure di una copia di un civile Galateo. Non si trattano così i lavoratori e le imprese: come può pensare il Governo che chi è entrato in contatto con un positivo ora rispetti le leggi sulla quarantena sapendo che perderà lo stipendio. Draghi, Giorgetti e Orlando pensano forse che le persone campino d’aria? In questo quadro desolante spicca il silenzio della Regione Emilia-Romagna sempre prodiga di comunicati stampa: sveglia, smettiamola di dormire in piedi e risolviamo questa affronto all’Italia“.

Lo afferma Giancarlo Tagliaferri consigliere regionale di Fratelli d’Italia. 

-Agosto 2021

Tag: lavoratori, Regione