Discussione del Decreto legge sulla detenzione delle armi: inevitabili le sterili polemiche sollevate dalla sinistra

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Oggetto 7128 – Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi per manifestare la ferma e assoluta contrarietà al favore manifestato dal Governo nazionale nel recepimento della direttiva (UE) 2017/853, nonché, all’assoggettamento degli interessi pubblici alle istanze della lobby pro-armi.

“In Regione, abbiamo discusso del Decreto legge sulla detenzione delle armi: inevitabili le sterili polemiche sollevate dalla sinistra” spiega Giancarlo Tagliaferri, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale.

“Il provvedimento è stato sostanzialmente scritto dal PD, poi la Lega ha apportato modifiche davvero marginali e l’ha emanato, ma la sinistra lo critica pesantemente , anche se il provvedimento è pressoché rimasto lo stesso!

Leggendolo – continua Tagliaferri – mi sono fatto l’idea che il legislatore abbia inserito limitazioni non previste che penalizzano sia il tiratore sia chi le armi le colleziona.

Ad esempio è stato ridotto da 6 a 5 anni il termine per il rinnovo del porto d’armi sia sportivo sia di caccia ed è stato limitato a 3 il numero delle armi semiautomatiche somiglianti ad armi automatiche utilizzabili per la caccia.

Fra l’altro voglio sfatare il luogo comune per il quale “con questo decreto diviene più semplice acquistare armi da guerra come l’AR15, usato nelle stragi nelle scuole americane”.

È da oltre 40 anni che in Italia non è possibile per i privati cittadini comprare armi da guerra, ovvero armi a raffica, ma soltanto imitazioni che sparano a colpo singolo. Sembrano infatti armi da guerra, ma non lo sono.

Un punto positivo introdotto dalla nuova normativa, che la rende così ancora più stringente, – chiarisce Tagliaferri – è l’obbligo di presentare ogni 5 anni una certificazione medica dalla quale risulti che il richiedente non è affetto da malattie mentali o da vizi che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere o di volere.

Il presidente dell’ennesimo osservatorio sul disarmo, – conclude Tagliaferri – ha affermato ai microfoni di Repubblica che le recenti modifiche sono frutto “delle pressioni delle lobby delle armi”. Ecco, permettetemi allora di concludere con una battuta sul commento dell’insigne presidente, è come se affidassimo ad un vegano l’incarico di commentare una grigliata di angus!!!”

Tag: 7128, armi, decreto legislativo 104/2018, detenzione, direttiva UE 2017/853, porto e possesso, Salvini