Pesca. Tagliaferri (Fdi): garantire sostegno a pescatori professionali delle acque interne e prevedere risorse per perdite causate da Covid

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Garantire sostegno alla categoria dei pescatori professionali, prevedere risorse utili da destinare a parziale ristoro delle gravi perdite subite nel periodo di sospensione causato dal Covid, aprire un nuovo bando e valutare la possibilità di modificare i contenuti del bando Feamp 2020 (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), che al momento individua quali unici destinatari delle ingenti risorse a disposizione le sole piccole e medie imprese operanti nel settore della trasformazione, consentendo invece di destinare parte dei fondi stanziati anche a sostegno delle attività di pesca e dei pescatori professionali emiliano-romagnoli, nonché mettere in campo ulteriori azioni al fine di indirizzare risorse del bilancio regionale attivando, misure di aiuto autonome a sostegno della categoria dei pescatori professionali. A chiedere questi interventi, con un’interrogazione alla Giunta, è il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri.

Il Feamp è un fondo strutturale e di investimento dell’Unione Europea che contribuisce alla realizzazione della strategia Europa 2020 e all’attuazione della politica comune della Pesca. “Le nuove norme europee intervengono sulla programmazione Feamp – spiega Tagliaferri – consentendo di eliminare i vincoli di destinazione delle risorse nell’ottica di una maggior flessibilità nel loro utilizzo e introducendo il fermo pesca anche per la pesca professionale nelle acque interne. Le risorse Feamp 2014-2020 ad oggi non impegnate potranno essere ridestinate dagli Stati membri in funzione delle esigenze connesse ai gravi danni causati dalla sospensione delle attività dei pescatori professionisti e delle loro imprese, comprese quelle del settore dell’acquacoltura”. In più, “i termini del bando Feamp non hanno tenuto in considerazione il periodo particolarmente difficile a causa dell’emergenza Covid e le difficoltà in cui molte piccole e medie imprese operanti nel settore della trasformazione dei prodotti e i pescatori professionali si trovavano per potere partecipare al bando”.

Da qui l’interrogazione di Tagliaferri.

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