Si legge sui quotidiani locali la notizia della necessità di realizzare la Via Emilia Bis, per il collegamento veloce Forlì-Cesena. Negli interventi di merito sulla nuova arteria si sottolinea l’importanza delle infrastrutture per l’economia del territorio e l’insediamento di nuove aziende per creare nuove opportunità occupazionali. Ciò di cui non si sente più parlare è la Cispadana, l’autostrada regionale che doveva collegare il Brennero con la Romea, in un progetto nato oltre quarant’anni fa, e di cui si sono fatti solo piccoli tratti in provincia di Ferrara, oramai tutti da rifare perché senza guardrail e corsie di emergenza, quindi pericolosissimi e già teatro di incidenti stradali mortali. L’importanza della Cispadana, oltre per il rilancio dell’economia del territorio e l’insediamento di nuove aziende con nuove opportunità occupazionali, è data dal fatto che distoglierebbe traffico proprio dalla via Emilia e dalla A1, notoriamente congestionate, portando anche importanti benefici di tipo ambientale all’area padana per la riduzione delle emissioni procurate dalle continue code di autovetture. Il consigliere di Giorgia Meloni interroga la Giunta regionale per sapere per quali motivi dopo tanti annunci profusi nel corso di decenni, ancora non si vedano lavori concreti per realizzare finalmente la Cispadana. Se si possa garantire ai cittadini di Forlì e Cesena che la realizzazione della nuova via Emilia bis non sia pensata nei tempi biblici della Cispadana e quale sia la posizione ufficiale della Regione sulla via Emilia Bis, considerando che il parere politico dei 5Stelle, al governo nazionale con il PD, si è spesso espresso contro la Cispadana e la realizzazione di ogni nuova infrastruttura.