l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
considerato che le aree montane, morfologicamente ed infrastrutturalmente svantaggiate rispetto al restante territorio regionale, necessitano di interventi finalizzati a contrastare fenomeni di abbandono e di invecchiamento della popolazione residente (solo il 10% della popolazione regionale vive in aree montane), nonché di azioni a sostegno e valorizzazione delle economie locali, anche mediante azioni infrastrutturali di cura e manutenzione del territorio e delle reti viarie;
atteso che i territori montani (che rappresentano il 42% del territorio regionale) sono caratterizzati da un elevato valore e da un notevole potenziale di sviluppo con riferimento al contesto ambientale, sociale ed economico che li caratterizza;
preso atto, in aggiunta, che l’epidemia di coronavirus in corso ha, per ora, portato al blocco del turismo invernale, fondamentale volano di sviluppo che genera un vasto indotto di attività economiche essenziali non solo nei Comuni montani dotati di impianti di risalita;
ritenuto, perciò, opportuno che le risorse derivanti dal canone delle concessioni disciplinate dalla nuova legge regionale “Disciplina delle assegnazioni delle concessioni di derivazioni idroelettriche con potenza nominale superiore a 3000 kw e determinazione di canoni” siano in grande prevalenza destinate alla valorizzazione economica dei territori montani dove peraltro insistono i grandi impenati idroelettrici nella nostra regione;
Impegna la Giunta regionale
̶ a destinare una quota pari al 70 per cento di tutti i canoni percepiti per le concessioni oggetto della nuova legge regionale ai Comuni e alle Comunità di montagna, con priorità per gli enti i cui territori sono interessati dalle grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico.
Documento integrale: https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:coll:XI;2192