“Serve uno stanziamento di fondi regionali specifici finalizzato, mediante una procedura semplificata, a rifondere con risorse a fondo perduto i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subito una sospensione totale o parziale a seguito dei DPCM governativi, su cui confrontarci in apposite sedute di commissione”. Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fdi, è netto. Con una risoluzione presentata e discussa in viale Aldo Moro mette la Giunta Bonaccini di fronte alle proprie responsabilità verso famiglie e imprese. E lo fa smentendo anche le tante parole che arrivano dai banchi della Giunta e della maggioranza.
“Il presidente Bonaccini ha dichiarato testualmente che la Regione è già al lavoro perché gli aiuti siano rapidi.
La Regione, a questo fine, ha messo dieci milioni nel bilancio di previsione 2021, un po’ pochini rispetto ad altre Regioni, disponibili, a dire del presidente, fra poche settimane. A questi si aggiungono 21 milioni governativi, dispensati – credo… ormai si perdono i conti tra la massa di decreti e ordinanze – con il ‘decreto ristori quater’ del 30 novembre”, taglia corto Tagliaferri che attacca: “La Giunta dice che farà in fretta: ci aspettiamo serietà e concretezza, perché qui è in gioco il futuro della nostra comunità regionale, quello che constatiamo in generale è la debolezza dell’attuale governo Conte che non pago degli errori già commessi persegue nell’opera di smantellamento del paese e di migliaia di aziende perché è intollerabile che un Governo che ha dato così scarse prove di sé, navighi ancora a vista, persegua nell’indeterminatezza e nella vaghezza, non abbia piani condivisi per la ripartenza, disdegna gli indispensabili passaggi in Parlamento, si affida a decreti assunti in frenetica successione senza ascoltare nessuno, neppure le Regioni”.
Tagliaferri ha criticato direttamente il Presidente della Regione: “Il richiamo alla responsabilità, presidente Bonaccini, è corretto, ma divieti assurdi e punitivi sono un’altra cosa, stanno su un altro piano. E’ stato costretto a riconoscerlo anche Lei, presidente Bonaccini, che ha criticato ritenendola una scelta da fare in maniera migliore, con riferimento al divieto di andare da un comune all’altro anche limitrofi (nel piacentino come in tantissime zone della nostra regione ci sono numerosi esempi): la nostra richiesta alla Giunta, aggiornata alla situazione attuale, di confrontarci al più presto in commissione per individuare la destinazione dei 31 milioni citati, ma anche per studiare un piano per la ripartenza della nostra regione”.