Didattica a distanza, intervenire contro la dispersione scolastica anche se tutti sembrano in tilt

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“Il Governo tentenna tra un rinvio e un approfondimento, ma il Coronavirus è fuori controllo: ormai è chiaro che a scuola in presenza non si tornerà più almeno per quest’anno. E’ obbligatorio che la Regione Emilia-Romagna passi velocemente dalle parole ai fatti: serve un piano straordinario contro la dispersione scolastica. Non si tratta solo di fornire gli strumenti tecnologici per la Didattica a distanza, ma anche di controllare che funzionino e che gli studenti frequentino. La dispersione scolastica è disperdere il nostro futuro: bisogna intervenire subito”.

Con una diagnosi particolarmente chiara, il Consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferritorna a sferzare la Giunta regionale sul tema della scuola.

“Non so decidermi -prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia- se sia un fallimento più sanguinoso questo della scuola o una campagna vaccinale rimasta nei sogni di chi amministra questo continente, questa nazione e questa regione. Per non parlare dell’abbandono in cui versano i diversamente abili e le loro famiglie in questo momento, senza che nessuno riesca a dare una parola di certezza alle fasce più fragili della nostra popolazione”.

Per tornare alla didattica, poi, Tagliaferri denuncia un clima di lassismo totale che è figlio dello stato di shock in cui versano i titolari dei poteri esecutivi, sia in regione che nel Governo nazionale.

“Qualche benpensante potrebbe scambiare le mie parole come un inutile capriccio politico –continua il consigliere – ma salvaguardare la scuola, mantenere vivo il legame tra i nostri ragazzi ed il mondo dell’apprendimento è semplicemente ricordare che noi stiamo ignorando il nostro futuro di nazione e comunità regionale. Certo, per le sinistre che negli anni ‘70 si sono battute per il 18 politico, forse questa situazione ricorderà i bei tempi andati, io, molto modestamente, mi preoccupo per la generazione che sta crescendo all’ombra della NON-DIDATTICA A DISTANZA ma soprattutto posso capire se questi ragazzi svilupperanno anche un’aggressività naturale verso un mondo politico che ha sbattuto loro in faccia la diversità di mezzi e di possibilità fin dal fondamentale ed universale servizio quale è la scuola”.

“Mi chiedo se qualcuno, conclude Tagliaferri, in ciò che rimane della sinistra o del caos 5 stelle si sta domandando i costi che questo menefreghismo comporterà sia a livello sociale che economico”.