Cosa sta facendo la Regione contro la variante Delta?

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“La Regione si organizzi per affrontare il rischio di variante Delta”.

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che, una volta elencati tutti i rischi connessi a questa variante del coronavirus, vuole sapere dall’amministrazione regionale “in che modo si sia adoperata perché gli emiliano-romagnoli si possano sentire tutelati per avere risultati in termini di tranquillità, decoro e ordine pubblico e quali siano i dettagli tecnici per controllare che vengano rispettate le regole”. Chiede poi “se intenda, attraverso un’apposita campagna d’informazione, ricordare a tutti gli emiliano-romagnoli le regole per l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto quando si creano assembramenti”.

Tra gli altri quesiti posti, c’è la richiesta di sapere “quando si saprà ufficialmente quante dosi del vaccino Pfizer la Regione Emilia-Romagna riceverà a luglio, considerato che le aziende sanitarie aspettano nero su bianco la quantità ufficiale delle forniture per poter programmare la campagna estiva e se verrà confermato che l’efficacia dei vaccini contro la variante Delta è significativa solo dopo la seconda dose”. Si richiedono poi informazioni sui cittadini sessantenni e settantenni che devono ultimare il ciclo, in particolare “come pensa l’esecutivo regionale di accelerare sul richiamo”.

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