L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
- Molte delle eccellenze del nostro Made in Italy condividono dei tratti comuni peculiari, tra cui la componente familiare: le nostre imprese familiari, infatti, vincono sulla scena internazionale perchè portano avanti valori legati alla storia e alla tradizione, sostenute in una crescita costante grazie al succedersi delle generazioni;
- In tempo di crisi il meccanismo del ricambio generazionale s’interrompe rischiando così la perdita di competenze ed eccellenze oltre alla chiusura dell’azienda stessa;
Considerato che
- I dati Istat rilevano come 11 sistema produttivo italiano si connoti per essere fortemente legato alla gestione familiare dell’impresa: il 75,2% delle unità produttive con almeno 3 addetti e il 63,7% di quelle con 10 addetti e oltre, è controllato da una persona fisica o una famiglia. All’aumentare della dimensione dell’impresa si rileva una diminuzione della presenza del controllo individuale e familiare, che tuttavia permane significativa anche nei segmenti dimensionali più elevati: si passa infatti dal 78,2% delle microimprese (3-9 addetti) al 65,6% delle piccole (10-49 addetti), al 51,0% delle medie (50-249 addetti), per arrivare al 37,0% delle grandi (250 addetti e oltre);
- I dati pubblicati nel 2019 dall’Osservatorio Aub promosso da Aidaf, Unicredit e Bocconi mostrano un interessante spaccato dell’imprenditoria italiana: 7 su 10 imprese con un fatturato tra 20 e 50 milioni di euro hanno la caratteristica di essere a matrice familiare, e un quarto di esse vede al vertice un amministratore ultrasettantenne. Dato, questo, che concorda con quanto indicato su diversi altri articoli facilmente reperibili sul web, i quali sono piuttosto omologhi nel riportare come oltre il 60% degli imprenditori abbia un’età che si avvicina ai 70
Rilevato che
- Obiettivo di un’Amministrazione dovrebbe essere quello di far vivere e “rivivere” le attività, favorendone il ricambio generazionale nell’ambito dei servizi a supporto della creazione d ‘impresa;
- La misura Servizi ex ante a sostegno della creazione d’impresa finalizzati al trasferimento d’azienda (ricambio generazionale) extra-famiglia e intra-famiglia sostiene con risorse finanziarie e servizi di consulenza chi apre una nuova impresa subentrando nella titolarità se l’impresa è gestita da un proprio congiunto oppure acquisendo la titolarità di un’impresa, che opera nello stesso settore dell’aspirante imprenditore;
- Nel caso di trasferimento “intra famiglia”, il neoimprenditore che vuole accedere al contributo deve avere un legame di parentela di primo o secondo grado in linea retta o collaterale con l’imprenditore cedente (padre o madre, nonno e nonna, zio o zia). Nel caso di una società, è sufficiente il legame di parentela con uno dei soci, mentre nel caso di una S.A.S. l’accesso al contributo è limitato ai soli figli e nipoti del socio accomandatario;
- Nel caso di trasferimento “extra famiglia”, il neoimprenditore deve essere interessato ad acquisire un’attività preesistente con adeguate competenze, documentandone la propria professionalità come dipendente in altra impresa dello stesso ambito dell’impresa cedente oppure come imprenditore di un’impresa cessata che ha operato nello stesso settore di attività per almeno 5 anni;
IMPEGNA la Giunta regionale
- A utilizzare parte della previsione di spesa della Missione 15 “Politiche per il lavoro e la formazione professionale” per sostenere chi apre una nuova impresa, subentrandone nella titolarità se gestita da un proprio congiunto o di cui si è stati alle dipendenze negli ultimi 5 anni.
Oggetto n. 6183, 6184, 6185
Documento integrale:
n.6183 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031707.pdf
n.6184 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031708.pdf
n.6185 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031712.pdf