Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2023

Categorie: Ordini del giorno

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

  • Le dipendenze patologiche fanno riferimento a diverse sostanze;
  • L’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2012) ha stimato la diffusione dell’uso di sostanze illegali tra la popolazione mondiale di età compresa fra i 15   ed i 64 anni. Il numero di persone che ha fatto uso almeno una volta di una qualche sostanza illegale varia tra i 153 ed i 300 milioni, pari al 3.6-6.6% della popolazione, e tra queste coloro che riportano un uso problematico sono il 12%. Sempre secondo lo stesso report, le morti correlate all’uso di droga sono pari al 0.5-1.3 delle morti totali nella popolazione adulta, con numeri che variano da 99.000 a 253.000 a seconda delle aree geografiche. Rispetto alla diffusione per tipologia di sostanze, le più utilizzate sono la Cannabis e le anfetamine (a esclusione dell’ecstasy) con una prevalenza che varia tra il 2,6 ed il 5% per la prima, ed il 0,3 1,2% per le seconde. L’uso di oppioidi (composti sintetici o di derivazione naturale che producono effetti simili a quelli della morfina) è del 0.6-0.8%, mentre quello di oppiacei (oppio e derivati, come morfina ed eroina) è del 0.3-0.5%. La cocaina ha una diffusione dello 0.3-0.4%, mentre l’ecstasy dello 02-0.6%;
  • Sempre l’OMS (2014), riporta che il 4,1% della popolazione mondiale presenta un disturbo correlato all’uso di alcool, diffuso in misura maggiore in Europa (7,5%) rispetto alle altre aree geografiche. Per quanto riguarda l’Italia, la percentuale totale è pari all’1%, anche se a soffrire di un disturbo alcool-correlato sono in misura quasi doppia gli uomini (1,3%) rispetto alle donne (0,8%). I dati nazionali riportati dal Ministero della sanità evidenziano inoltre che tra i consumatori a maggiore rischio rientrano le persone anziane di età pari o superiore a 65 anni  (il 43,0% degli uomini e il 10,9% delle donne), i giovani tra i 18 e i 24 anni (il 22,8% dei  maschi e l’8,4% delle femmine) e gli adolescenti di 11-17 anni (il 14,1% dei maschi e 1’8,4%  delle femmine);

Considerato che

  • L’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la dipendenza patologica come una “condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”
  • La dipendenza patologica è molto diffusa nella nostra società: si manifesta in molteplici forme e con diversi gradi di intensità e gravità; comporta l’uso di sostanze (alcol, caffeina, cannabis,   allucinogeni, inalanti, oppiacei, sedativi, ipnotici, ansiolitici, cocaina e altri stimolanti, tabacco e altre ancora) oppure la messa in atto di comportamenti problematici anche definiti “nuove addictions” (dipendenza da gioco d’azzardo, da internet, da shopping, da lavoro, dal sesso, dal cibo, dall ‘esercizio fisico, dalle relazioni affettive, ecc.);
  • La nuova fotografia degli adolescenti europei, pubblicati i dati dello studio ‘ESPAD’ del 2016, riferisce una diminuzione del consumo di alcolici e tabacco e una crescente preoccupazione per la diffusione delle nuove droghe (Nps) e dipendenze comportamentali;
  • Ci sono, infatti, forti preoccupazioni per le sfide poste dalla diffusione tra gli studenti europei di 15-16 anni delle nuove droghe (Nps) e delle dipendenze comportamentali (uso problematico di internet, gioco d’azzardo e gaming), e per il consumo di sostanze illecite che, seppure stabile, mostra percentuali molto elevate a causa degli aumenti registrati tra il 1995 e  il 2003, In Italia, la sostanza illecita più diffusa è la cannabis, con una percentuale ben più alta rispetto al resto d’Europa (27% contro il 16%), ed in netto aumento rispetto al 2011 (21%)
  • Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo incremento dell’utilizzo di sostanze psicotrope soprattutto tra i più giovani. La risposta ad un disagio, alla ricerca spasmodica di sensazioni ed emozioni particolari e forti, alla voglia di distaccarsi dalla “triste” e insoddisfacente realtà (la scuola, la famiglia, gli amori, il contesto socioculturale), al desiderio di divertimento, alla voglia di integrazione tra i coetanei. Solitamente il primo consumo avviene con molta superficialità, il problema è che, una volta presa l’abitudine, resistere alla tentazione di ricorrere a questi agenti esterni per alterare temporaneamente la realtà, risulta molto complicato, anche per la dipendenza che pian piano si va a creare;

Considerato altresì che

  •  L’esercizio fisico e psicologico stimola l’attività della corteccia cerebrale e di altri importati centri cerebrali implicati nei processi emotivi e della ricompensa, del piacere e della gratificazione. In questo modo, esercizio fisico e psicologico favoriscono lo sviluppo del cervello, la connettività e la resilienza;
  • L’esercizio fisico regolare e frequente, inoltre, determina la riduzione di una serie di fattori patogeni endogeni, come ad esempio il livello elevato di cortisolo, che sono associati a neurotossicità e quindi alle patologie neurologiche e psichiatriche, come depressione e tossicodipendenza;
  •  La dipendenza sembra, peraltro, associata a fattori genetici o esperienziali (come traumi, stress cronico in età evolutiva) che alterano il normale sviluppo e funzionamento del sistema della ricompensa ed eventualmente determinano quella che è stata denominata “sindrome da carenza delle ricompense”. Questa condizione neuro-comportamentale può esporre gli individui a una relativa incapacità di sperimentare piacere, di essere motivazionalmente attivati per i normali stimoli naturali e relazionali. Questi individui, secondo la teoria della dipendenza come automedicazione, possono ricorrere all’uso di agenti che, come tutte le sostanze d’abuso legali e illegali, provocano un’artificiale attivazione del sistema della ricompensa e compensano la sua disfunzionalità;
  •  E noto che la regolazione delle emozioni, l’inibizione degli impulsi, degli appetiti e del desiderio, ln una parola l’autocontrollo, dipendono dal funzionamento delle aree della corteccia prefrontale e dell’ippocampo;
  • Sono ormai assai numerosi gli studi che hanno dimostrato che la plasticità regionale molecolare, cellulare e vascolare e la neuro morfologia, a livello della corteccia prefrontale mediale, dell’ippocampo, dello striato e dell’amigdala, sono implicati sia nelle dipendenze che nella ricerca e nell’esecuzione di attività fisica;
  • E stato dimostrato che l’esercizio aerobico correla selettivamente a:
  • Uno spessore maggiore nella corteccia prefrontale dorsolaterale, che ha un ruolo determinante nei processi di autocontrollo;
  • Un maggiore volume dell’ippocampo, regione cruciale nei processi di apprendimento, nella memoria e nella regolazione delle emozioni;
  •  Altre ricerche hanno indicato che l’esercizio fisico può attivare il sistema degli oppioidi endogeni, altra struttura funzionale al centro della ricompensa ma anche della risposta allo stress, della regolazione dell’ansia e del dolore, tutti processi che hanno un ruolo nella vulnerabilità alle dipendenze e nel disturbo da uso di sostanze. In questo senso l’esercizio fisico, inteso anche come leva del sistema degli oppioidi, rappresenta un altro elemento importante nel razionale dell’utilizzo dello sport come coadiuvante del trattamento della dipendenza;

Rilevato che

  • La dipendenza patologica (con o senza l’uso di sostanze) è un problema sociale e sanitario molto diffuso con conseguenze dirette e indirette sui singoli individui che ne sono affetti, sulle loro famiglie, sugli ambienti di lavoro, sull’intera società, sull’ordine pubblico e sulla spesa pubblica;
  • L’efficacia e I ‘efficienza degli interventi diretti a contrastare la diffusione di questo fenomeno e a curare le persone che soffrono di questi disturbi deve rappresentare sempre più una priorità per le istituzioni competenti;
  • Una particolare preoccupazione per le istituzioni e i decisori pubblici dovrebbe anche scaturire dall’osservare che le fasce di popolazione più vulnerabili al fenomeno sono i giovani adolescenti, i cui circuiti neurali sono ancora in fase di sviluppo e che pertanto risultano particolarmente vulnerabili, con conseguenze che possono anche diventare drammatiche per la salute e la qualità di vita delle prossime generazioni di adulti;

Rilevato altresì che

  • Il ruolo dell’esercizio fisico nell’attivazione e nella regolazione funzionale del sistema della ricompensa e della dopamina va attentamente considerato nella formulazione di possibili strategie comportamentali di prevenzione e intervento nelle dipendenze;
  • Negli ultimi anni, gli interventi con esercizio fisico per i pazienti tossicodipendenti hanno misurato notevoli miglioramenti nella forma fisica e in diverse variabili di qualità della vita, compresi il funzionamento fisico quotidiano, la salute psicologica e il benessere, la vitalità, il funzionamento sociale, la percezione generale della salute. Altri studi hanno rilevato qualitativamente i benefici fisici specifici, indicati dalle riduzioni di lesioni, dolori muscolari e allo stesso tempo una riduzione del “craving” del desiderio della sostanza;
  • Nel programma STRIDE (“Stimulant reduction intervention using dosed exercise”), attuato da nove strutture di trattamento residenziale delle tossicodipendenze (USA), l’esercizio fisico dosato ha aumentato la percentuale media dei giorni di astinenza e dei tassi di astinenza tra i partecipanti;
  • L’esercizio fisico favorisce i percorsi di riabilitazione attraverso la riparazione dei circuiti funzionali che nel cervello mediano i processi della ricompensa, la regolazione delle emozioni e il controllo cognitivo e volontario del comportamento

IMPEGNA la Giunta regionale

A predisporre risorse destinate a progetti volti alla cura delle dipendenze patologiche attraverso l’attività sportiva.

Oggetto n.6153, 6154, 6155

Documento integrale:

n.6153 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031557.pdf

n.6154 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031558.pdf

n.6155 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2022031563.pdf

Tag: economia e finanza, regione emilia romagna