“Sono passati dodici mesi ma, in vista della ripartenza dell’anno scolastico, non c’è alcuna strategia in merito e l’unica certezza sono i migliorati gusti letterari dell’Assessore alla Salute Raffaele Donini il quale, non sapendo cosa imbastire in risposta agli innumerevoli quesiti aperti dopo altri dodici mesi di lotta al virus, non trova niente di meglio che citazioni dotte da “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar”.
Mancanza di controlli sui mezzi di trasporto pubblico, incertezza nella gestione del tracciamento dei contagi (lasciati alle singole Ausl), nessun ausilio legale o legislativo ai responsabili dei vari istituti nella gestione dei rapporti con le famiglie dei bambini e ragazzi per capire lo stato vaccinale dei congiunti, totale ripiegamento sul numero dei vaccinati che non può e non deve essere l’unica barriera alla diffusione del virus dopo quasi due anni di gestione emergenziale. Queste lenumerose questioni senza risposta sollevate da Tagliaferri nel suo intervento nell’informativa alle Commissioni assembleari di stamattina a cui il titolare della Sanità regionale ha tentato di svicolare accusandolo di interventi “copia e incolla” rispetto l’anno scorso.
“Sì, è vero – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – per larga parte il mio intervento odierno è sovrapponibile alle numerose grida di allarme lanciate nel passato, ma il problema non credo di essere io, bensì la gestione altamente deficitaria che questa Regione ha imbastito nella lotta al contagio. Invito l’Assessore Donini ad un sussulto di orgoglio e rispetto verso i propri concittadini rispetto ad una strategia che lascia la scuola a se stessa e confida solo e unicamente nel numero dei vaccinati. Altri, al posto di Donini, avrebbero tratto le conclusioni di questa situazione, ma siamo convinti che l’ineffabile Assessore regionale alla Salute affronterà con nonchalance anche queste sacrosante critiche e farà finta di nulla. Per rispondere infine all’Assessore con una chiave comunicativa a lui maggiormente gradita: – “Ripugna allo spirito umano accettare la propria esistenza dalle mani della sorte, essere null’altro che il prodotto caduco di circostanze…” – questo è quello che sottolineerebbero gli emiliano romagnoli del capolavoro della Yourcenar”.
-Settembre 2021