Devo rilevare che Piacenza è una città sempre più insicura: lo dice la statistica del Sole 24 ore, lo dice il pensiero comune dei piacentini che sempre più hanno paura a uscire di casa o a frequentare parchi e giardini. Non avrei voluto mettere sul banco degli imputati il sindaco Tarasconi perché il problema è complesso, quindi avrei taciuto in attesa di avere più dati su cui fare proposte e commenti, ma a fronte di alcune dichiarazioni non posso non prendere posizione: Tarasconi non può sempre, di fronte a un problema, cercare capri espiatori nella passata amministrazione, non può sempre dire “noi stiamo facendo”. Il sindaco è in carica da un tempo sufficiente per doversi assumere la responsabilità dei propri errori: come nel caso dell’aumento delle tasse, anche sulla sicurezza c’è un fallimento evidente, frutto della sua insicurezza e fragilità politica. Affermare che la video sorveglianza non è utile per la prevenzione è spararla davvero grossa. La mia esperienza sul territorio come Sindaco e poi come Presidente dell’Unione Valnure e Valchero mi insegna esattamente il contrario: video sorveglianza e gruppi di vicinato, sotto il controllo delle forze dell’ordine, sono stati essenziali per limitare gli atti criminosi ! Le telecamere di contesto sono state importanti ma spesso anche determinanti per azioni a scopo amministrativo o di carattere penale. Piacenza merita concretezza basata sulle esperienze territoriali e non su prese di posizioni ideologiche. Piacenza merita di più e di meglio: è ora che il sindaco smetta con la caffeina, cominci a fare più fatti e meno comunicati stampa.
13 marzo 2023