Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025

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L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

  • La Regione ha bisogno di riforme economiche, sociali e strutturali, incentrate anche su riconversioni produttive, e di nuovi stili di vita dei cittadini; quello del trasporto pubblico locale è uno dei settori fondamentali sui quali operare per realizzare un moderno sistema necessario allo sviluppo, intervenendo con scelte politiche strategiche che assicurino il diritto alla mobilità per tutti i cittadini in egual modo anche ai soggetti con disabilità motoria o con mobilità ridotta;
  • Per quanto riguarda i servizi di trasporto pubblico per disabili, una delle questioni più importanti al giorno d’oggi è come renderlo inclusivo e accessibile considerato che circa il 15% della popolazione mondiale soffre di una disabilità, una proporzione che è destinata ad aumentare, in particolare con l’invecchiamento della popolazione stessa;
  • Molto spesso, il problema maggiore per usufruire del trasporto pubblico è costituito dal riuscire a salire sul mezzo di trasporto. Purtroppo, non tutti sono dotati di una rampa che consenta e faciliti l’accesso di una sedia a rotelle: l’adeguamento delle vetture, al fine di renderle accessibili è fondamentale per chi vive da vicino situazioni del genere;
  • Si può far fatica a comprendere quanto possa essere importante per chi utilizza una sedia a rotelle, e per le famiglie, poter disporre di indipendenza e di autonomia per gli spostamenti. È un aspetto che vale sia per i più giovani che devono raggiungere gli edifici scolastici, sia per gli adulti che devono raggiungere il proprio posto di lavoro;

Considerato che

  • la Regione svolge le seguenti funzioni amministrative:

1)     approvazione del piano regionale dei trasporti;

2)     approvazione dei programmi triennali dei servizi di trasporto pubblico;

3)     predisposizione della programmazione degli investimenti;

4)     individuazione dei servizi minimi, nonché dei criteri e delle modalità per la gestione dei servizi di trasporto pubblico nei territori a domanda debole;

5)     gestione e ripartizione del fondo regionale;

6)     disciplina degli interventi per l’innovazione tecnologica nel sistema dei trasporti;

7)     disciplina dei corsi e degli esami di abilitazione per il personale incaricato del controllo dei titoli di viaggio;

8)     disciplina delle regole di utilizzo dei mezzi da parte dei viaggiatori e delle san zioni;

9)     determinazione delle tariffe dei titoli di viaggio (abbonamenti e biglietti), ordinari ed agevolati;

10) istituzione e gestione delle linee interregionali interprovinciali e di granturismo;

11) controllo della sicurezza e della regolarità del servizio di trasporto su strada, e riconoscimento dell’idoneità del percorso, delle variazioni dello stesso e dell’ubicazione delle fermate ai sensi del d.p.r. 1 1 luglio 1980, n. 753;

  • Il Regolamento UE 16/02/201 1 n. 181 – Diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus — evidenzia che ” I servizi di trasporto di passeggeri effettuati con autobus dovrebbero essere a beneficio di tutti i cittadini. Di conseguenza, le persone con disabilità o a mobilità ridotta dovuta a disabilità, all’età o ad altri fattori dovrebbero avere la possibilità di usufruire dei servizi di trasporto effettuato con autobus a condizioni che siano comparabili a quelle godute dagli altri cittadini. Le persone con disabilità o a mobilità ridotta hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini in relazione alla libera circolazione, alla libertà di scelta e alla non discriminazione”;
  • Sempre nel sopracitato Regolamento viene stabilito che ” Alla luce dell’articolo 9 della convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità e al fine di offrire alle persone con disabilità o a mobilità ridotta la possibilità di effettuare viaggi con autobus a condizioni comparabili a quelle godute dagli altri cittadini, occorre stabilire norme in materia di non discriminazione e assistenza durante il viaggio. Queste persone dovrebbero quindi avere accesso al trasporto e non esserne escluse a causa della loro disabilità o mobilità ridotta, eccetto che per ragioni giustificate da motivi di sicurezza o dalla configurazione del veicolo o dell’infrastruttura. Nel quadro della pertinente normativa sulla protezione dei lavoratori, le persone con disabilità o a mobilità ridotta dovrebbero godere del diritto di assistenza nelle stazioni di autobus e a bordo dei veicoli. Per favorire l’inclusione sociale, l’assistenza in questione dovrebbe essere fornita gratuitamente alle persone interessate. I vettori dovrebbero fissare condizioni d’accesso, preferibilmente utilizzando il sistema europeo di normalizzazione”;

IMPEGNA la Giunta regionale

  • A destinare risorse, dalla Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, per la ricognizione sulle linee di trasporto pubblico della Regione, per verificare il dei principi di parità di trattamento delle persone con disabilità e per migliorare ulteriormente i servizi di trasporto garantendo così il diritto alle persone con disabilità all’accessibilità, alla mobilità e al trasporto.

Oggetto n.7194, 7195, 7196

Documento integrale:

n.7194 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019085.pdf

n.7195 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019086.pdf

n.7196 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019088.pdf

Tag: Bilancio, bilancio di previsione