L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
- La Regione ha bisogno di riforme economiche, sociali e strutturali, incentrate anche su riconversioni produttive, e di nuovi stili di vita dei cittadini; quello del trasporto pubblico locale è uno dei settori fondamentali sui quali operare per realizzare un moderno sistema necessario allo sviluppo, intervenendo con scelte politiche strategiche che assicurino il diritto alla mobilità per tutti i cittadini in egual modo anche ai soggetti con disabilità motoria o con mobilità ridotta;
- Per quanto riguarda i servizi di trasporto pubblico per disabili, una delle questioni più importanti al giorno d’oggi è come renderlo inclusivo e accessibile considerato che circa il 15% della popolazione mondiale soffre di una disabilità, una proporzione che è destinata ad aumentare, in particolare con l’invecchiamento della popolazione stessa;
- Molto spesso, il problema maggiore per usufruire del trasporto pubblico è costituito dal riuscire a salire sul mezzo di trasporto. Purtroppo, non tutti sono dotati di una rampa che consenta e faciliti l’accesso di una sedia a rotelle: l’adeguamento delle vetture, al fine di renderle accessibili è fondamentale per chi vive da vicino situazioni del genere;
- Si può far fatica a comprendere quanto possa essere importante per chi utilizza una sedia a rotelle, e per le famiglie, poter disporre di indipendenza e di autonomia per gli spostamenti. È un aspetto che vale sia per i più giovani che devono raggiungere gli edifici scolastici, sia per gli adulti che devono raggiungere il proprio posto di lavoro;
Considerato che
- la Regione svolge le seguenti funzioni amministrative:
1) approvazione del piano regionale dei trasporti;
2) approvazione dei programmi triennali dei servizi di trasporto pubblico;
3) predisposizione della programmazione degli investimenti;
4) individuazione dei servizi minimi, nonché dei criteri e delle modalità per la gestione dei servizi di trasporto pubblico nei territori a domanda debole;
5) gestione e ripartizione del fondo regionale;
6) disciplina degli interventi per l’innovazione tecnologica nel sistema dei trasporti;
7) disciplina dei corsi e degli esami di abilitazione per il personale incaricato del controllo dei titoli di viaggio;
8) disciplina delle regole di utilizzo dei mezzi da parte dei viaggiatori e delle san zioni;
9) determinazione delle tariffe dei titoli di viaggio (abbonamenti e biglietti), ordinari ed agevolati;
10) istituzione e gestione delle linee interregionali interprovinciali e di granturismo;
11) controllo della sicurezza e della regolarità del servizio di trasporto su strada, e riconoscimento dell’idoneità del percorso, delle variazioni dello stesso e dell’ubicazione delle fermate ai sensi del d.p.r. 1 1 luglio 1980, n. 753;
- Il Regolamento UE 16/02/201 1 n. 181 – Diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus — evidenzia che ” I servizi di trasporto di passeggeri effettuati con autobus dovrebbero essere a beneficio di tutti i cittadini. Di conseguenza, le persone con disabilità o a mobilità ridotta dovuta a disabilità, all’età o ad altri fattori dovrebbero avere la possibilità di usufruire dei servizi di trasporto effettuato con autobus a condizioni che siano comparabili a quelle godute dagli altri cittadini. Le persone con disabilità o a mobilità ridotta hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini in relazione alla libera circolazione, alla libertà di scelta e alla non discriminazione”;
- Sempre nel sopracitato Regolamento viene stabilito che ” Alla luce dell’articolo 9 della convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità e al fine di offrire alle persone con disabilità o a mobilità ridotta la possibilità di effettuare viaggi con autobus a condizioni comparabili a quelle godute dagli altri cittadini, occorre stabilire norme in materia di non discriminazione e assistenza durante il viaggio. Queste persone dovrebbero quindi avere accesso al trasporto e non esserne escluse a causa della loro disabilità o mobilità ridotta, eccetto che per ragioni giustificate da motivi di sicurezza o dalla configurazione del veicolo o dell’infrastruttura. Nel quadro della pertinente normativa sulla protezione dei lavoratori, le persone con disabilità o a mobilità ridotta dovrebbero godere del diritto di assistenza nelle stazioni di autobus e a bordo dei veicoli. Per favorire l’inclusione sociale, l’assistenza in questione dovrebbe essere fornita gratuitamente alle persone interessate. I vettori dovrebbero fissare condizioni d’accesso, preferibilmente utilizzando il sistema europeo di normalizzazione”;
IMPEGNA la Giunta regionale
- A destinare risorse, dalla Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, per la ricognizione sulle linee di trasporto pubblico della Regione, per verificare il dei principi di parità di trattamento delle persone con disabilità e per migliorare ulteriormente i servizi di trasporto garantendo così il diritto alle persone con disabilità all’accessibilità, alla mobilità e al trasporto.
Oggetto n.7194, 7195, 7196
Documento integrale:
n.7194 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019085.pdf
n.7195 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019086.pdf
n.7196 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023019088.pdf