Premesso che:
- sono giunte allo scrivente consigliere numerose segnalazioni in merito allo stato di incuria che caratterizza le sponde ed il letto del Fiume Po nel territorio piacentino;
- da ultimo, è stata evidenziata una situazione particolarmente critica all’altezza di San Nazzaro (Monticelli d’Ongina) dove, a causa di accumuli di detriti e di vegetazione – in particolare trasportati dal fiume Trebbia (affluente del Po) – diverse imbarcazioni sono impossibilitate a lasciare i pontili ove sono attraccate;
- tale situazione, oltre ad essere un problema per le attività – economiche e non – connesse alla fruibilità del fiume Po, rappresenta un rischio concreto per la sicurezza del territorio; sono sotto gli occhi di tutti, infatti, le conseguenze che nella nostra regione – non più tardi di pochi mesi fa – incuria e scarsa manutenzione dei corsi d’acqua (unitamente all’eccezionalità di alcuni fenomeni atmosferici) hanno causato;
considerato che:
- la Regione è ente pubblico competente in materia idrica e di sicurezza idraulica;
- tale competenza è desunta e regolata dal combinato disposto delle disposizioni di seguito richiamate e letteralmente trascritte;
- art. 61, comma 1, lett. E ed H), D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Le regioni (…) provvedono, per la parte di propria competenza, all’organizzazione e al funzionamento del servizio di polizia idraulica ed a quelli per la gestione e la manutenzione delle opere e degli impianti e la conservazione dei beni (…) assumono ogni altra iniziativa ritenuta necessaria in materia di conservazione e difesa del territorio, del suolo e del sottosuolo e di tutela ed uso delle acque nei bacini idrografici di competenza ed esercitano ogni altra funzione prevista dalla presente sezione.”;
- artt. 99 e ss. della Legge Regionale 21 aprile 1999, n. 3, “La Regione si dota, attraverso adeguati processi informativi e partecipativi, del Piano di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 34, commi 4 e 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006. Il Piano regionale, in attuazione degli obiettivi definiti dalla “Strategia nazionale di sviluppo sostenibile”, indica gli obiettivi, la strumentazione, le priorità, le azioni, specificando il contributo della Regione e delle amministrazioni locali alla realizzazione degli obiettivi nazionali (…)”;
- art. 19, comma 5, della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13, “Mediante l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, la Regione cura in particolare la progettazione e realizzazione interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di sicurezza idraulica, esercita le funzioni afferenti al servizio di piena, al nullaosta idraulico e alla sorveglianza idraulica. L’Agenzia rilascia inoltre i pareri previsti dalla normativa di settore”;
considerato altresì che:
- Dal gennaio 2003 opera l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), in attuazione dell’art. 89 del D.L. 112/1998, quale ente strumentale delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto;
- tra AIPo e Regione Emilia-Romagna è stata sottoscritta in data 29 gennaio 2010 una specifica convenzione con la quale la Regione ha convenuto con la predetta Agenzia di avvalersi della stessa per l’esercizio delle proprie funzioni in materia di navigazione interna, tra cui la “manutenzione ordinaria e straordinaria delle idrovie”;
ritenuto che:
- i fatti esposti in premessa impongono alla Giunta Regionale – alla luce della propria competenza in materia – di qualificare come di assoluta priorità i necessari interventi di pulizia e mantenimento dell’alveo del Fiume Po, al fine di garantirne il regolare e sicuro deflusso, nonché al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza di tutte quelle attività connesse alla fruibilità del fiume;
interroga la Giunta per sapere:
- quali azioni intende intraprendere – di concerto con gli altri Enti coinvolti, a partire da AIPo e dall’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – al fine di porre rimedio alla situazione di accumulo di detriti e di vegetazione segnalata in zona San Nazzaro (Monticelli d’Ongina), nel piacentino, che impedisce il regolare esercizio delle attività connesse alla fruibilità del fiume Po;
- quante risorse sono state ad oggi impegnate dalla Regione Emilia – Romagna per attività di manutenzione e pulizia del fiume Po e per quali interventi.
Documento Integrale: https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023024491.pdf