INTERROGAZIONE DI ATTUALITÀ A RISPOSTA IMMEDIATA
Premesso che:
- il primo disciplinare sul Brugneto è datato 1962 e prevedeva un rilascio pari a 10 milioni di metri cubi di acqua nel periodo dal 16 maggio al 15 settembre di ogni anno;
- seguiva un Disciplinare di concessione del 1987, contenente gli obblighi e le condizioni per l’esercizio della concessione di derivazione dal Torrente Brugneto, in cui il quantitativo per cui era previsto il rilascio era sceso a 2,5 milioni di metri cubi;
- nel 2013 le Regioni Emilia-Romagna e Liguria con Mediterranea delle Acque spa hanno sottoscritto un protocollo per i rilasci aggiuntivi del Brugneto, con cui sono state definite le modalità di una sperimentazione triennale volta a soddisfare eventuali situazioni di criticità estive, causate dalla carenza di disponibilità di acqua per l’uso irriguo nel piacentino, salvaguardando, comunque, la necessità idropotabili dei comuni costieri del territorio ligure; questo ha consentito un rilascio aggiuntivo per tre anni di 1,5 milioni di metri cubi, oltre ai 2,5 milioni stabiliti nel disciplinare di concessione del 1987;
- dal 2017 al 2021, tramite accordi, Piacenza ha sempre ottenuto qualcosa in più da Genova, ad esempio: per il 2020 le Regioni Emilia-Romagna e Liguria, nell’ambito del tavolo tecnico di coordinamento previsto dall’art. 6 dell’accordo, avevano stabilito che, stante l’allora stato di riempimento dell’invaso, era possibile il rilascio di metri cubi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla concessione;
- nel 2017, in particolare, una delegazione di sindaci della Valtrebbia, incontrando il presidente della Regione Liguria (…), ottennero mezzo milione di metri cubi in più arrivando in quel caso a 1 un totale di 4,5 milioni (2,5 milioni disciplinare + 1,5 milioni intesa per rilascio suppletivo + 0,5 milioni accordo con presidente Regione Liguria);
- l’accordo del 18 ottobre 2017 tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Liguria prevedeva l’attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di infrastrutture e politiche ambientali, il cui articolo 3 stabilisce che le 2 Regioni concordano il rilascio dall’invaso del Brugneto, limitatamente ai mesi estivi, per le esigenze irrigue della Val Trebbia, di un volume d’acqua aggiuntivo rispetto a quello previsto dal disciplinare di concessione, garantendo il rispetto delle esigenze del sistema idropotabile dell’ATO e nel rispetto degli obiettivi ambientali e di tutela della risorsa idrica;
rilevato che:
- esiste uno studio del bacino idrografico del Trebbia che stima in 10 milioni di metri cubi il deficit annuale del fiume per poter soddisfare le esigenze idropotabili, irrigui ed ambientali;
- Genova ha avuto una significativa riduzione di consumi di acqua in quanto la popolazione della città è diminuita e l’industria siderurgica, che è molto idroassorbente, ha chiuso;
- il settore agroalimentare, traino dell’economia piacentina, ha bisogno di sostegno sotto il profilo evidenziato nella presente interrogazione, considerando, altresì, che in Val Trebbia, nella stagione estiva, c’è molto turismo ed il fiume Trebbia è notevolmente frequentato;
valutato che:
- il Sindaco di Piacenza, quando rivestiva il ruolo di Consigliere regionale, presentò un’interrogazione a risposta immediata in Aula – ogg. 1226 del 28 luglio 2020 – sollecitando più acqua, mentre oggi a capo della Giunta comunale accetta l’aumento dei rifiuti (e il sospetto cade su eventuali risorse che dai rifiuti dovrebbero arrivare) senza chiedere più acqua;
interroga la Giunta per sapere:
- se intenda intervenire, nell’ambito del consolidato tavolo di interlocuzione con la Regione Liguria ormai in essere da molti anni, di voler riprendere il dialogo per ridefinire un rilascio sistemico delle acque del Brugneto alla luce delle necessità idropotabili del piacentino e delle minori richieste genovesi in seguito alla dismissione del settore siderurgico e ad un sensibile calo della popolazione;
- se ha verificato la correttezza delle valutazioni del “RILASCIO ECOLOGICO” che dovrebbero essere state presentate dal gestore dell’invaso e se esegue misure di portata con registrazione in continuo a valle della diga per accertarsi della regolarità;
- nel biasimare il comportamento di (…) che da consigliere regionale chiedeva un quantitativo maggiore di acqua e da Sindaco di Piacenza dimentica le esigenze del territorio vasto a cui Piacenza fa riferimento, se intenda esprimere un parere se sia il caso o meno di sollecitare una maggiore solidarietà reciproca tra Liguria ed Emilia-Romagna anche alla luce dell’aumento di rifiuti che Genova conferisce all’inceneritore piacentino.
Documento integrale: https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023024371.pdf