RISOLUZIONE
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
- La Legge Regionale 25 marzo 2016, n. 5 “Norme per la promozione e il sostegno delle Pro Loco. Abrogazione della legge regionale 2 settembre 1981, n. 27 (Istituzione dell’albo regionale delle associazioni “Pro-Loco”)”, è nata con l’obiettivo di promuovere il ruolo delle associazioni Pro Loco dell’Emilia-Romagna come volano per l’animazione turistica e la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche e culturali dei territori della Regione;
- In base a quanto disposto dell’art. 9 della menzionata legge, la Giunta regionale presenta, con cadenza triennale, una relazione alla competente Commissione assembleare;
- Giova precisare che, in base al menzionato articolo di legge, l’Assemblea legislativa esercita il controllo sull’attuazione della normativa in epigrafe e ne valuta i risultati ottenuti;
Atteso che
- Dalla disamina della relazione della Giunta, emerge come non venga specificato quale impatto hanno avuto i progetti finanziati nel triennio sui territori interessati, ovvero se in qualche modo ne abbiano accresciuto il potenziale, la attrattività, se abbiano conseguito i risultati prefissi, se le Amministrazioni o gli enti interessati, magari anche le Unioni o le associazioni di categoria, si siano giovate di essi;
Osservato come
- Rispetto alla realtà associativa delle Pro Loco, occorrerebbe sopperire alla mancanza di supporto e di coordinamento nella conoscenza e nella possibilità di partecipare ai bandi, dimostrata proprio dalla lettura del dato contenuto nella relazione presentata dalla Regione, che attesta la mancanza di una distribuzione più omogenea a livello del territorio emiliano – romagnolo;
Atteso come
- Verosimilmente la mancata partecipazione delle Pro Loco al bando, che deve essere considerato per le stesse una opportunità di carattere non secondario, potrebbe dipendere dalla mancanza di rapporti sinergici con alcune amministrazioni comunali che hanno difficoltà a valorizzare e mettere a sistema l’importante valore sociale di queste associazioni ed anche il contributo in termini di aiuti e collaborazione che possono esprimere, sopperendo in molti casi anche a mancanze o deficit delle amministrazioni stesse;
Evidenziato che
- Dalla stessa clausola valutativa relativa alla legge emerge che nel triennio 2020-2022 sono stati concessi quasi 600.000 euro di finanziamento alle Pro Loco, sostenendo appunto i progetti da esse arrivate;
Preso atto che
- Ad esempio, dalla provincia di Piacenza non sono arrivati progetti, quindi nessuna pro loco piacentina ha ricevuto risorse regionali;
Considerato che
- Lo spirito della legge regionale dovrebbe essere anche quello di coinvolgere e sollecitare il numero maggiore di associazioni Pro Loco al fine anche di dare una distribuzione omogenea delle risorse pubbliche sul territorio;
si impegna la giunta
- A promuovere una campagna informativa più puntuale e mirata riferita alle potenzialità espresse dalla legge regionale n. 05/2016 al fine di informare, anche per il tramite delle Unioni di Comuni e/o dei singoli Comuni della Regione Emilia-Romagna, dell’esistenza e dei termini della legge;
- A mettere a disposizione delle Associazioni Pro Loco gli uffici regionali affinché le Associazioni Pro Loco dislocate in tutte le province possano presentare progetti.
Documento Integrale: https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024001466.pdf