Ordine del giorno collegato all’oggetto 7675
Premesso che: –
dopo il primo bando, del 2022, per la sostituzione di caldaie a biomasse con dispositivi di ultima generazione, la Giunta ha approvato, con la delibera 2204/2023 la riapertura del bando per chiedere contributi indirizzati alla sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a biomassa. Sono disponibili risorse per 10.139.000 euro, assegnate alla Regione Emilia-Romagna dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase);
si legge sul sito della Regione Emilia-Romagna “Il provvedimento, come il precedente, è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, a decorrere dal I A gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici)”;
premesso inoltre che: –
i fondi (assegnati ai richiedenti fino ad esaurimento) sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore;
si tratta, dunque, di una misura per ridurre l’impatto delle emissioni e aumentare l’efficienza energetica, con particolare attenzione al settore termico;
considerato che: –
possono presentare domanda:
- persone fisiche che siano residenti in un Comune della Regione Emilia-Romagna, ubicato nelle zone Agglomerato di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est;
- che risultino essere proprietari oppure detentori/utilizzatori di una unità immobiliare di qualsiasi categoria catastale;
- che abbiano la residenza nell’immobile oggetto dell’intervento;
si tratta di un elenco di comuni che, al pari di altri bandi regionali (ad esempio quello per lo stanziamento di fondi per l’acquisto di e-bike) non è esaustivo e tralascia quasi sempre una parte dei territori provinciali regionali che possiamo identificare come pedecollinari, collinari e di montagna”;
detto bando, peraltro, esclude una parte davvero ristretta di popolazione regionale, in quanto trattasi di piccoli comuni;
rilevato che: –
si legge nel bando, condizione necessaria per la partecipazione al bando è che il richiedente risulti assegnatario dal GSE del contributo Conto Termico 2.0;
all’interno del documento denominato “REGOLE APPLICATIVE DEL D.M. 16 FEBBRAIO 2016”, ovvero il testo legislativo alla base del contributo, si legge:
in conformità a quanto previsto dall’art. 3 del Decreto, i Soggetti Ammessi (SA) sono i Soggetti che beneficiano degli incentivi, a condizione che:
- siano titolari di diritto di proprietà dell’edificio/immobile ove l’intervento deve essere realizzato;
- abbiano la disponibilità dell’edificio/immobile ove l’intervento deve essere realizzato, in quanto titolari di altro diritto reale o di diritto personale di godimento (soggetti ammessi equiparati).
ln particolare, i Soggetti Ammessi previsti dal Decreto sono:
- le Amministrazioni Pubbliche (di seguito anche PA), che possono accedere al Conto Termico per la realizzazione di uno o più degli interventi previsti dall’articolo 4, commi 1 e 2 del Decreto;
- i Soggetti privati intesi, ad esempio, come persone fisiche, condomini e Soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, che possono accedere al Conto Termico per la realizzazione di uno o più degli interventi previsti dall’articolo 4, comma 2 del Decreto;
la limitazione di cui all’ di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale al presente atto deliberativo, che prevedono i fondi per i soli Comuni della Regione Emilia-Romagna, delle zone di pianura (definite ai sensi del D.LGS. 155/2010, IT0892 pianura ovest, IT0893 pianura est e IT0890 agglomerato)” sono pertanto decise dalla Giunta dell’Emilia-Romagna;
rilevato altresì che: –
la delibera di Giunta regionale della Lombardia (territorio anch’esso facente parte della Pianura Padana) n. 5646 del 30 novembre 2021 fissa i criteri con cui è stato predisposto il proprio bando per incentivare la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi a basse emissioni.
Si legge, nel testo della delibera lombarda:
“l requisiti degli impianti oggetto di contributo regionale sono differenziati in relazione alla zona altimetrica per la necessità di prevedere emissioni più contenute nelle aree in cui è più difficile la dispersione degli inquinanti. Inoltre, nelle zone collinari è molto diffuso il consumo di legna autoprodotta, piuttosto che del pellet, motivo per cui è ammessa [a sostituzione anche con impianti a 4 stelle. Pertanto, si prevede quanto segue:
- Nei Comuni sopra i 300 m slm sono incentivati solo i generatori alimentati da biomassa appartenenti alle sole classi ambientali 4 e 5 stelle del DM 186/2017 con valori di polveri sottili (PP) non superiori ai 20 mg/Nm3;
- Nei Comuni sotto i 300 m slm sono incentivati solo i generatori di calore alimentati a biomassa appartenenti alla classe ambientale 5 stelle del DM 186/2017 con valori di polveri sottili (PP) non superiori a 15 mg/Nm3.”
Si apprende con interesse come la Regione Lombardia, con zone montane ben più importanti delle nostre, non basi la scelta sui soli livelli di PM dell’aria e di inquinamento: farlo, come nel nostro caso, rischia di falsare l’elenco poiché risultano esclusi comuni confinanti con altri che invece rientrano, e non può essere pensabile che case che distano di pochi metri abbiano qualità dell’aria sensibilmente diversa.
impegna la Giunta regionale
a prevedere, apposito e specifico bando per incentivare la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi a basse emissioni rivolto ai soggetti privati/enti di quei comuni emiliano-romagnoli rimasti esclusi dal bando di cui sopra, inserendo, tra i parametri di riferimento, anche quelli di tipo “altimetrico”
Oggetto n.7974, 7984
Documento integrale:
n.7974 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024002395.pdf
n.7984 https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024002410.pdf