Il sottoscritto Giancarlo Tagliaferri, Consigliere del gruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni,
premesso che:
- il comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione, introdotto con Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, prevede testualmente che “Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata”
- il riconoscimento di forme di «autonomia differenziata» ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione si è imposto al centro del dibattito istituzionale sul rapporto tra Stato e Regioni a seguito delle iniziative intraprese dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, che si sono registrate nella parte conclusiva della XVII legislatura;
considerato che:
- il 3 ottobre 2017, l’Assemblea legislativa adottando la Risoluzione n. 5321 recante “Avvio del procedimento finalizzato alla sottoscrizione dell’intesa con il Governo per il conseguimento di ‘ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia’ ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione”, ha conferito il mandato al Presidente della Regione di avviare il negoziato con il Governo in relazione agli ambiti prioritariamente individuati nell’atto stesso;
- il 28 febbraio 2018, alla luce del mandato ricevuto dall’Assemblea legislativa, il Presidente della Giunta regionale ha sottoscritto con il Governo Gentiloni un “Accordo Preliminare in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica italiana e la Regione Emilia-Romagna”, avente ad oggetto, in virtù di una scelta condivisa fra Stato e Regioni in apertura di negoziato, cinque ambiti di competenza tra quelli individuati dalle risoluzioni approvate dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna; all’epoca non era stata paventata la necessità di una legge cornice, peraltro non prevista a livello costituzionale;
considerato altresì che:
- il tema del ricorso ad una C.d. “legge cornice” è stato introdotto soltanto nell’autunno 2019, ad opera del Governo Conte Il, quale strumento per rallentare un percorso già intrapreso dalla maggioranza delle regioni italiane;
- l’ultimo atto approvato in materia dalla Regione Emilia Romagna è stata la risoluzione n. 1035 pubblicata sul Bollettino della Regione Emilia-Romagna n.205 del 07.07.2021. Tale atto, fra l’altro, auspicava “che l’esigenza evidenziata dal Governo circa la necessità di un passaggio parlamentare volto a definire una C.d. “legge cornice” non preluda alla volontà del Governo stesso di arretrare sul percorso già svolto, ovvero di disconoscere in toto il contenuto delle Intese già accordate, ma si limiti ad armonizzare le stesse ai principi costituzionali che regolano i rapporti tra centro e periferia;
- dopo l’inerzia in materia dei Governi Conte Il e Draghi, finalmente il Governo Meloni, sulla base di un testo predisposto dal Ministro Calderoli, ha proceduto all’approvazione della una C.d. “legge cornice” per dare uniformità ai percorsi intrapresi dalle diverse Regioni;
- il Partito Democratico, contraddicendo le posizioni precedentemente assunte, intende dar vita ad una campagna referendaria tesa a contrapporre le diverse parti della Nazione per mera speculazione di parte, ben conscio del fatto che la presenza o l’assenza di una C.d. “legge cornice” non possa essere preclusivo ad una facoltà costituzionalmente riconosciuta come è l’autonomia differenziata;
dato atto che:
- in particolare, fra le materie oggetto della richiesta di autonomia differenziata avanzata dalla Regione-Emilia-Romagna — indicate in sede di risoluzione approvata dall’Assemblea Legislativa in data 18 settembre 2018 — vi sono
- con riguardo alle materie di competenza concorrente, ex articolo 117, comma III, della Costituzione: il governo del territorio e la protezione civile;
- con riguardo alle materie di competenza esclusiva statale, ex articolo 117, comma Il, della Costituzione: tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali;
ritenuto che:
- tale richiesta consentirebbe una gestione delle suddette competenze maggiormente in linea con il principio di sussidiarietà dell’azione amministrativa ex art. 118 Cose, oltre che una piena responsabilizzazione dell’Ente nella gestione del territorio: tema di primaria rilevanza per la nostra Regione come testimoniato anche dai fenomeni che hanno di recente interessato i nostri territori, tra i quali anche quello piacentino, ed oggetto di diversi atti ispettivi del sottoscritto Consigliere.
Tutto quanto premesso, Io scrivente Consigliere, in linea con l’auspicio contenuto nella risoluzione n. 1035 approvata …
impegna la Giunta Regionale:
- a prendere le distanze dalla campagna strumentale con la quale il Partito Democratico intende innescare una contrapposizione fra le diverse parti della Nazione a soli fini di parte;
- a proseguire nel percorso di autonomia differenziata approvato in maniera reiterata dall’Assemblea legislativa nel corso degli ultimi otto anni, sulla base del preaccordo firmato con il Governo Gentiloni in data 28 febbraio 2018;
- in particolare per quanto attiene alle materie governo del territorio, protezione civile e tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, a richiedere i margini di autonomia di cui alla menzionata risoluzione, in modo da garantire una piena presa in carico delle relative competenze da parte dell’Ente Regionale e la conseguente fattiva azione dell’Amministrazione a salvaguardia del territorio emiliano-romagnolo.
Documentazione integrale:
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019075.pdf
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019074.pdf
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019073.pdf
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019043.pdf
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019042.pdf
https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024019040.pdf