Da quello che emerge dal rapporto Ispra riguardo il consumo di suolo si evince che l’Emilia Romagna sia la regione che fa peggio di tutte, non vengono risparmiate dalla cementificazione nemmeno alcune zone considerate a rischio idrico
Giancarlo Tagliaferri consigliere regionale di Fratelli d’Italia sottolinea: “Questa rilevazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è l’ennesima conferma che le amministrazioni di sinistra in regione perpetuano un’azione propagandistica, sul filone ecologista, che non trova alcuna azione concreta a tutela del territorio e dell’ambiente. Basti pensare che, nel solo 2023 anno dell’alluvione della Romagna, si è avuto un incremento di consumo dello 0,4% arrivando a toccare quota 200mila ettari. Stiamo parlando in totale dello 8,9% della superficie totale della nostra Regione. Per aggiungere beffa al danno, poi, va sottolineato come il Comune maglia nera per l’utilizzo sconsiderato del territorio è quella Ravenna di cui, se non sbaglio, era sindaco proprio Michele De Pascale. Non c’è che dire: proprio un bel biglietto da visita per un neo governatore che, ancor prima di presentare giunta e programmi, pretende a gran voce un ruolo commissariale dal Governo Meloni che fino ad ora ha coperto le evidenti pochezze del centrosinistra nazionale e regionale”.
“I campioni dell’ecologia di facciata – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia – si dimostrano ancora una volta venditori di fumo, da una parte spiegano con saccenza ad un operaio come debba spendere trentacinquemila euro per una semplice utilitaria elettrica, mentre nulla fanno contro la cementificazione spregiudicata e la gestione del settore logistico, il quale in Emilia Romagna vede occupare 101 ettari di terreno sul totale dei 504 nazionali”.