“Altro che programmazione. Quello approvato oggi in Aula è un documento figlio del disordine, dell’emergenzialismo permanente e di una Giunta incapace di governare il bilancio con trasparenza e visione”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri, ha tuonato durante il suo intervento critico e articolato in Aula, in occasione della discussione sull’assestamento e variazione di bilancio 2025-2027 e sul Documento di Economia e Finanza Regionale 2026-2028.
“Variazioni frettolose, urgenze inventate e dati sfuggenti”, è l’accusa lanciata dal consigliere, che ha denunciato come la Regione Emilia-Romagna continui a ratificare variazioni “a scatola chiusa”, senza fornire al Consiglio elementi tecnici sufficienti per esercitare un controllo reale sulle risorse pubbliche.
“L’urgenza che la Giunta invoca – ha spiegato Tagliaferri – per giustificare lo stanziamento di poco più di un milione di euro da rimborsi assicurativi per danni risalenti all’estate 2023, è del tutto pretestuosa. Se il rischio era noto e l’indennizzo previsto, perché arrivare a luglio 2025 con un atto d’urgenza? Questo è il frutto di una gestione amministrativa caotica e colpevolmente ritardata”.
Nel mirino anche la mancanza di tracciabilità e dettaglio sulla destinazione delle risorse, la totale assenza di una struttura contabile stabile, e soprattutto l’utilizzo reiterato di scorciatoie procedurali che esautorano il ruolo del Consiglio: “Siamo chiamati a ratificare senza poter modificare: è una mortificazione del confronto democratico”.
Ma la critica più dura arriva analizzando nel dettaglio i numeri dell’assestamento. Tagliaferri parla di “crollo dei residui attivi e passivi” per miliardi di euro, “tagli pesantissimi alla sanità” – con oltre 780 milioni in meno per i LEA – e una generale incapacità della Regione di attuare quanto programmato: “Questi non sono aggiustamenti tecnici, sono la prova di una macchina amministrativa che si è fermata”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia ha inoltre stigmatizzato l’autorizzazione di nuovi mutui nonostante l’incapacità cronica di contrarne di già previsti, e la retorica autocelebrativa della Giunta De Pascale, accusata di alimentare una narrazione lontana dalla realtà. “Tagli sulle politiche per il lavoro, sull’agricoltura, sulla competitività, mentre si continua a sbandierare una Regione che investe e cresce. Ma i numeri – quelli veri – smascherano l’ipocrisia”.
“Non ci presteremo a questa operazione”, ha concluso Tagliaferri. “Fratelli d’Italia non parteciperà a un gioco contabile che deprime la democrazia e condanna il futuro dell’Emilia-Romagna per coprire le inefficienze del presente. Denunceremo ogni anomalia, cifra per cifra, perché i cittadini sappiano chi davvero li governa”.