«A distanza di cinque anni dall’emergenza Covid, la Regione Emilia-Romagna, in preda al panico per il buco di bilancio della sanità, prova a riscrivere la storia con una clamorosa retromarcia logica, legale e istituzionale. È inaccettabile che le stesse strutture sanitarie private accreditate che hanno garantito assistenza e supporto durante la pandemia – spesso supplendo alle carenze del sistema pubblico – vengano oggi trattate come beneficiarie indebite di risorse pubbliche e quindi ‘invitate’ a restituire fondi che erano stati riconosciuti come ristori per attività sospese per strutture messe egualmente a disposizione».
Lo dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri e la Capogruppo Marta Evangelisti, annunciando una nuova interrogazione alla Giunta Bonaccini/de Pascale, dopo la “fumata nera” emersa nell’incontro del 31 luglio tra i vertici regionali e Associazione italiana ospedalità privata (Aiop).
«Parliamo di una somma vicina agli 80 milioni di euro – proseguono Tagliaferri ed Evangelisti – stanziata in base a delibere regionali adottate in piena pandemia, quando era evidente che l’interesse pubblico prevalente fosse garantire la sopravvivenza operativa di tutte le strutture, pubbliche e private che fossero. Ora la Regione definisce quei fondi già erogati come “prestiti” da restituire: una ricostruzione a dir poco fantasiosa e potenzialmente lesiva della certezza del diritto e dell’equilibrio del sistema sanitario integrato. Una situazione di preoccupante disperazione crescente che segue le patetiche lamentele contro il governo Meloni che, nella ricostruzione del Pd, non ha voluto togliere le castagne dal fuoco a de Pascale coprendo lo squilibrio di bilancio».
Secondo i consiglieri di Fratelli d’Italia, «la Giunta rischia di generare un contenzioso milionario e di spezzare un rapporto di fiducia e collaborazione che dura da decenni, mettendo a repentaglio anche il futuro della mobilità sanitaria e l’accesso alle cure per i cittadini emiliano-romagnoli. E se da un lato si annuncia la riapertura del tavolo sulla mobilità extraregionale, dall’altro la Regione continua a mantenere un atteggiamento ostile verso chi ha dato un contributo fondamentale nei momenti più drammatici».
«Abbiamo chiesto – concludono Tagliaferri ed Evangelisti – chiarimenti puntuali sugli esiti dell’incontro con Aiop, sulle basi giuridiche di una possibile revoca delle delibere del 2020, sui rischi economici e reputazionali per l’Ente e, soprattutto, sul futuro del modello pubblico-privato. Fratelli d’Italia non accetta che si giochi con la pelle dei cittadini e con la credibilità delle istituzioni. La Regione chiarisca subito le sue intenzioni e rassicuri su ulteriori aumenti della tassazione».