Tagliaferri (FdI): “Pipe al crack? A Bologna la Giunta distribuisce strumenti, a Piacenza e in Emilia-Romagna i cittadini subiscono scelte scellerate”

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«Mentre i cittadini chiedono sicurezza, contrasto alla criminalità e sostegno alle famiglie, il Comune di Bologna e la sua Giunta di centrosinistra pensano bene di distribuire… pipe per fumare crack. Una misura che offende il buonsenso, l’intera comunità emiliano-romagnola e, permettetemi di dirlo, anche Piacenza, che con Fratelli d’Italia si stringe alla nostra comunità nazionale e regionale in questa battaglia di civiltà». Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia eletto a Piacenza e provincia, commenta il progetto voluto dall’amministrazione bolognese.

«Ci viene raccontato che sarebbe “riduzione del danno”. Ma, a ben vedere, sembra piuttosto “riduzione della legalità”. Invece di aiutare chi cade nella trappola della droga a uscirne, si forniscono strumenti per restarci dentro più comodamente. Altro che politiche sociali: qui siamo davanti a un Comune che gioca a fare lo spacciatore di Stato, con risorse pubbliche sottratte a chi davvero ha bisogno», incalza Tagliaferri.

Il consigliere evidenzia come la protesta non sia solo di partito: «FdI, Lega, Forza Italia e civici hanno denunciato con forza questa follia, e noi piacentini siamo al loro fianco. Perché se a Bologna passa l’idea che distribuire pipe sia normale, domani cosa arriverà? Il kit per lo spaccio in omaggio?».

«La Regione Emilia-Romagna – continua Tagliaferri – non può restare a guardare. Il presidente de Pascale prenda subito le distanze e spieghi ai cittadini se davvero questa è la “politica sociale” che intende sostenere. Per quanto ci riguarda, Fratelli d’Italia sarà sempre vicino ai cittadini, a Piacenza come in tutta la regione, per difendere la salute, la sicurezza e il futuro delle nostre comunità, contro scelte che definire scellerate è un eufemismo».

«Noi – conclude con sarcasmo – continuiamo a credere che la politica debba fornire libri agli studenti, cure ai malati e sostegno alle famiglie. Le pipe, semmai, lasciamole agli idraulici».