Il sottoscritto Giancarlo Tagliaferri, Consigliere Regionale del Gruppo di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni,
premesso che:
- tra marzo e agosto 2020, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto accordi con le strutture sanitarie private accreditate al fine di garantirne l’operatività, la disponibilità del personale e delle attrezzature sanitarie, anche in assenza dell’attività ordinaria programmata;
- in base a tali accordi, formalizzati attraverso specifiche deliberazioni della Giunta regionale, furono erogati alle strutture sanitarie convenzionate acconti a titolo di ristoro per i costi sostenuti durante il periodo di sospensione delle prestazioni non urgenti;
- secondo l’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), tali ristori costituivano meri rimborsi per spese effettivamente sostenute, da inquadrare nel quadro normativo nazionale e non come sovvenzioni o extraprofitti;
considerato che:
- in una recente nota stampa (agenzia DIRE, 31 luglio 2025), è stato reso noto che si è tenuto un incontro tra i vertici della Regione Emilia-Romagna e l’AIOP per un confronto diretto sulla questione della restituzione di circa 80 milioni di euro erogati come ristori nel 2020; nel corso dell’incontro, le posizioni tra le parti sarebbero rimaste immutate, con la Regione che ha ribadito la volontà di procedere alla revoca della delibera che disponeva gli indennizzi, sostenendo che si trattasse di anticipazioni da restituire; allo stesso tempo, è stata annunciata la riapertura del tavolo di confronto su altri temi cruciali, quali la mobilità dei pazienti extraregionali e il tetto ai rimborsi per le prestazioni sanitarie erogate da strutture private accreditate;
rilevato che:
- la situazione di incertezza attuale rischia di creare un grave contenzioso tra Regione e sanità privata accreditata, compromettendo l’equilibrio del sistema sanitario integrato e generando potenziali ripercussioni anche sulla continuità assistenziale per i cittadini; la revoca unilaterale di atti di Giunta legittimamente approvati e fondati su accordi in essere potrebbe configurare profili di criticità giuridica e rappresentare un precedente pericoloso sotto il profilo della certezza del diritto e della credibilità dell’Ente regionale;
tutto ciò premesso e considerato,
interroga la Giunta per sapere:
- quali siano gli esiti concreti dell’incontro tenutosi in data 31 luglio 2025 tra la Regione Emilia-Romagna e l’AIOP, con particolare riferimento alle argomentazioni espresse dalla Giunta regionale a sostegno della richiesta di restituzione dei fondi e alla posizione ufficiale della Regione sul contenzioso paventato dalle strutture coinvolte;
- se sia stato predisposto uno studio giuridico interno o esterno che giustifichi e supporti, sul piano normativo e amministrativo, la tesi secondo cui le risorse erogate alle strutture private accreditate nel 2020 sarebbero da considerarsi semplici anticipazioni soggette a restituzione;
- se siano stati stimati i potenziali oneri economici e reputazionali per la Regione in caso di apertura di un contenzioso giudiziario da parte delle strutture sanitarie private, e se tali valutazioni siano state condivise con l’Assemblea legislativa;
- quali siano i prossimi passaggi previsti nel confronto con l’AIOP e se, nel quadro del tavolo riaperto dopo l’incontro del 31 luglio, la Giunta intenda rivedere la propria posizione sull’obbligo di restituzione delle somme;
- se la Giunta confermi l’attuale modello di sanità integrata pubblico-privato e se ritenga compatibile tale modello con un atteggiamento istituzionale conflittuale nei confronti degli operatori privati accreditati che, durante l’emergenza Covid-19, hanno garantito continuità di cura e supporto alle strutture pubbliche.