«La sicurezza dei cittadini e dei lavoratori non può essere messa in secondo piano dall’entusiasmo per le biciclette elettriche. A Piacenza, i dati sugli incidenti stradali con e-bike sono preoccupanti: 47 casi nel 2024, pari a 13,8 ogni 100.000 abitanti, un’incidenza più alta rispetto a Bologna, Parma e Modena. Con quattro decessi in tre anni, Piacenza registra uno degli indicatori peggiori dell’intera Emilia-Romagna» – dichiara Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«Non si tratta solo di mobilità privata: secondo l’INAIL, nella nostra provincia si contano oltre 30 denunce di infortunio da parte di rider nel triennio 2022-2024, un dato allarmante in rapporto alla popolazione. Chi lavora con le e-bike si trova spesso a usare mezzi non certificati, batterie poco sicure e a fronteggiare rischi quotidiani per la propria salute» – prosegue Tagliaferri.
«Con la mia interrogazione ho chiesto alla Giunta dati chiari e comparativi per provincia, risorse dedicate per prevenzione e formazione, oltre a misure di controllo per fermare la diffusione di kit non certificati. La mobilità sostenibile è un obiettivo condivisibile, ma mai a scapito della sicurezza. È tempo che la Regione risponda con trasparenza e azioni concrete» – conclude.