“La cultura non si finanzia con i comunicati e i sopralluoghi, ma con risorse, progetti e decisioni chiare: il Governo Meloni lo fa, la Regione lo rincorre”
“È curioso: ogni volta che il Ministro della Cultura Giuli si muove su Villa Verdi, annuncia risorse e progetti, e puntualmente dalle parti del centrosinistra regionale parte il coro delle rivendicazioni tardive. È accaduto di nuovo ieri: da Parma il Ministro ha parlato di ‘diversi milioni’ per Sant’Agata e di itinerari verdiani integrati fino a Busseto. E subito qualcuno in Emilia-Romagna si accorge che la partita esiste.
La verità è semplice: se oggi Villa Verdi è al centro dell’agenda nazionale, lo si deve al lavoro impostato e portato avanti dal Ministero della Cultura, che ha prima previsto 20 milioni in legge di bilancio, poi scelto la strada dell’esproprio con 8 milioni, avviando i primi interventi urgenti, e ora annuncia ulteriori risorse e un piano di valorizzazione ampio e strutturato.
Tutto il resto – sopralluoghi, dichiarazioni, fugaci presenze – appartiene alla categoria delle comparse istituzionali.
La Regione, come già ho sottolineato, non deve inseguire ma accompagnare. Invece, con un tempismo degno di una commedia verdiana, arriva sempre dopo, con un ruolo da spettatrice.
Villa Verdi non si salva con le frasi di circostanza, ma con milioni veri, con cronoprogrammi, con atti già messi nero su bianco. È ciò che sta facendo il Governo Meloni, ed è ciò che gli emiliani e i piacentini vedono con chiarezza.
Fratelli d’Italia continuerà a vigilare affinché Sant’Agata non sia solo un luogo della memoria, ma diventi finalmente un cuore pulsante della cultura e del turismo nazionale e internazionale.
Chi vuole recitare, si accomodi pure sul palcoscenico. Noi preferiamo lavorare dietro le quinte, dove si costruiscono davvero i grandi spettacoli”.