Sanità. Tagliaferri (FdI): “Farmacia ospedaliera sull’orlo del baratro: l’AUSL di Piacenza scarica i farmacisti sui pazienti”

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“Due operatori in meno, pacchi di farmaci bloccati, reparti in sofferenza. La direzione Ausl è un muro di gomma, e la Giunta non può restare in silenzio”La situazione della farmacia ospedaliera dell’Ausl di Piacenza è ormai “al limite del collasso”. A denunciarlo è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta dell’Emilia-Romagna chiedendo interventi urgenti e dati trasparenti sul personale, sui tempi di distribuzione dei farmaci e sui costi del servizio.

“Da giorni ricevo segnalazioni dirette da farmacisti e operatori sanitari – spiega Tagliaferri – che raccontano una realtà sempre più insostenibile. L’Ausl continua a utilizzare i farmacisti ospedalieri anche per la distribuzione diretta, sottraendoli di fatto al lavoro nei reparti. Un’impostazione che non solo è inefficiente, ma mette a rischio la continuità e la sicurezza delle cure.”

Il consigliere sottolinea come il problema non sia improvviso, ma noto da mesi:

“Già tre mesi fa – ricorda – le segreterie provinciali di FP-Cgil e Uil-Fpl avevano inviato una lettera formale alla Direzione aziendale denunciando il sotto-organico e chiedendo un confronto. Quella lettera è rimasta senza risposta. Oggi i fatti confermano le loro preoccupazioni: due operatori in meno da giovedì, montagne di pacchi di farmaci fermi nei magazzini e reparti costretti a lavorare con consegne rallentate o incomplete.”

L’interrogazione di Tagliaferri chiede alla Giunta regionale un quadro completo e verificabile:

  • il numero attuale di farmacisti ospedalieri in servizio e le posizioni vacanti dal 2022 a oggi;
  • i volumi di distribuzione diretta, i tempi medi di consegna ai reparti e i relativi costi;
  • il confronto con le altre Aziende sanitarie della regione;
  • la verifica dell’uso di personale esternalizzato e dei criteri adottati per i trasferimenti o la mancata sostituzione del personale andato in pensione.

“La farmacia ospedaliera di Piacenza – prosegue il consigliere FdI – gestisce ogni giorno migliaia di farmaci salvavita, terapie oncologiche, vaccini e dispositivi per il pronto soccorso e per i pazienti cronici. È un nodo vitale dell’intero sistema sanitario provinciale, ma oggi opera in condizioni strutturali di debolezza, aggravate da decisioni unilaterali della direzione aziendale. Serve un intervento immediato, non l’ennesima analisi di comodo.”

Tagliaferri chiede alla Regione di pretendere trasparenza dall’Ausl e di attivare un piano di rafforzamento del servizio, che comprenda il ripristino delle dotazioni organiche, un tavolo di confronto con le parti sociali e un monitoraggio periodico delle condizioni delle farmacie ospedaliere in tutta l’Emilia-Romagna.

“Non è accettabile – conclude – che una struttura essenziale come la farmacia ospedaliera venga portata allo stremo per ragioni economiche o di cattiva gestione. I farmacisti non possono essere trattati come magazzinieri (con tutto il rispetto per questi ultimi), né i cittadini come utenti di serie B. La Regione ha il dovere di vigilare, e Fratelli d’Italia continuerà a chiedere chiarezza fino in fondo.”

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