Tagliaferri (FdI): “Salvaguardare la castanicoltura piacentina, presidio ambientale e occasione di rilancio per la montagna”

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Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede alla Regione di destinare risorse e misure specifiche per i castagneti abbandonati di Val Nure e Val Trebbia: “Servono incentivi mirati e una filiera locale per non perdere un patrimonio unico

«La castanicoltura non è solo un ricordo del passato ma un presidio vivo di economia, ambiente e cultura rurale. In provincia di Piacenza, dove oltre il 40% dei castagneti risulta oggi abbandonato, la Regione deve intervenire con misure concrete e mirate» – afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri.

Il consigliere ha presentato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quante risorse del Piano regionale 2025-2028 per la castanicoltura siano effettivamente destinate al territorio piacentino e se si intendano promuovere bandi specifici per il recupero dei castagneti abbandonati nelle vallate della Nure e della Trebbia.

«Occorre costruire una filiera locale del marrone piacentino, coinvolgendo le Unioni montane e gli istituti agrari del territorio – prosegue Tagliaferri – perché senza formazione e sostegno tecnico non si garantisce la sopravvivenza di questo settore. Il castagno non è solo una pianta: è storia, paesaggio e fonte di reddito per chi vive in montagna».

Il consigliere sottolinea infine la necessità di «riportare la castanicoltura nelle politiche agricole regionali come priorità per la lotta all’abbandono e al dissesto idrogeologico», chiedendo alla Regione di «riconoscere finalmente il valore produttivo e sociale dei castagneti piacentini».

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