“Ho ascoltato con attenzione il video pubblicato dalla consigliera Alice Parma e rilanciato dal capogruppo Paolo Calvano.
Nulla di male a usare i social – li usiamo anche noi, sono uno strumento utile e moderno – ma la differenza è evidente:
noi sui social raccontiamo ciò che facciamo e poi ne discutiamo in Aula; il PD, invece, fa i video e scompare quando serve rispondere nel merito.”
Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, replica alle dichiarazioni diffuse dai rappresentanti del Partito Democratico sul tema della sanità.
“Nel video si parla di liste d’attesa infinite, carenza di personale, agende chiuse, ricorso crescente al privato. Bene, siamo d’accordo: sono problemi veri e sentiti.
Ma la domanda è semplice – e molto poco virale: chi governa la sanità in Emilia-Romagna da sempre?
Chi ha disegnato e gestito questo modello che oggi non regge più alla prova dei fatti?”
Tagliaferri cita numeri ufficiali della Regione:
“Nel 2022 la spesa sanitaria regionale ha superato 10,6 miliardi di euro, pari all’85,5% della spesa corrente.
La stessa Regione prevede un incremento dei costi del +3,6%, a fronte di un aumento del finanziamento statale dell’1,8%.
E non dimentichiamo i disavanzi certificati in diverse Aziende sanitarie.
Non lo dice Fratelli d’Italia: lo dicono i documenti regionali.
Se qualcosa non funziona, è evidente che chi governa da decenni deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.”
Poi l’affondo del consigliere di Fratelli d’Italia:
“È curioso vedere oggi esponenti del PD ergersi a paladini del diritto alla salute… su TikTok.
Un conto è denunciare, un altro è risolvere.
E chi amministra la sanità da vent’anni dovrebbe spiegare perché le liste d’attesa sono così lunghe, perché le agende restano chiuse e perché tanti cittadini sono costretti a rivolgersi ai privati.
Questo accade in Emilia-Romagna, non altrove.”
“Fratelli d’Italia continuerà a usare i social, ma per raccontare fatti e risultati, non propaganda.
Continueremo a fare quello che, evidentemente, altri hanno dimenticato: metterci la faccia, lavorare in Aula, proporre soluzioni e controllare i conti pubblici.
Il PD, invece, sembra preferire la via più facile: un video, qualche slogan e via.
Ma la sanità non si governa con i reel e non basta un filtro per coprire anni di errori.”
Tagliaferri si concede di concludere con un filo di ironia:
“Quando avrete finito di montare il prossimo TikTok, vi aspettiamo in Commissione o in Aula.
Noi ci siamo sempre. Anche senza effetti speciali.”
