Logistica a Piacenza, Tagliaferri (FdI): «Altro che “visione ampia”: il PD prova a riscrivere la storia. E male.»

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Il consigliere regionale: «Parlano di sostenibilità proprio coloro che hanno creato i problemi. Ora tentano di coprire le divisioni interne»

«Leggo le dichiarazioni del consigliere Lodovico Albasi e non posso che rilevare un elemento evidente: nel Partito Democratico, a tutti i livelli, si è improvvisamente riaccesa una forte agitazione sul tema logistica».

Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, interviene dopo le recenti uscite del PD piacentino a difesa delle parole del Presidente De Pascale.

«È chiaro a tutti – prosegue Tagliaferri – che questo comunicato nasce non per parlare alla città, ma per mettere a tacere le fratture interne al PD, dopo le critiche piuttosto esplicite venute dallo stesso consigliere Anelli nei confronti dell’impostazione del presidente della Provincia. La replica di Albasi, infatti, non risponde a un problema reale: cerca semplicemente di ricucire una spaccatura politica».

Sul merito, Tagliaferri è netto:

«Sentire dire oggi al PD che occorre superare le “vecchie logiche insostenibili” fa sorridere.

Perché è proprio il PD, negli anni, ad aver promosso e autorizzato lo sviluppo logistico più caotico e meno governato della regione, con una serie di interventi che hanno prodotto:

consumo di suolo elevatissimo,

congestione viabilistica,

aumento di insicurezza e disagio sociale nei quartieri limitrofi, costi ambientali e sociali che ancora oggi stiamo pagando.

Questa è la realtà amministrativa, documentata dagli atti e dalla storia recente del territorio piacentino.»

Il consigliere di Fratelli d’Italia richiama anche la posizione tenuta a livello nazionale dal centrodestra:

«Da anni diciamo che lo sviluppo logistico deve essere programmato, non subito; integrato col ferro, non dipendente solo dalla gomma; coerente con la tutela del territorio, non piegato agli interessi di pochi.

Sono posizioni chiare, sostenute nelle sedi nazionali, parlamentari e regionali. Il PD oggi le ripete, ma lo fa dopo aver causato esattamente ciò che ora definisce “insostenibile”.»

«Albasi parla di “visione ampia e condivisa”» conclude Tagliaferri, «ma prima di guardare al futuro, sarebbe utile che il PD si prendesse almeno la responsabilità del passato.

Perché riscrivere la storia può essere un esercizio creativo… ma la realtà, purtroppo per qualcuno, è molto meno flessibile della narrativa.»