Locazioni brevi: Tagliaferri (FdI): “Servono dati certi e una cornice regionale chiara. I Comuni non possono essere lasciati soli”

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«La discussione in III Commissione ha reso evidente che il fenomeno delle locazioni brevi non ha la stessa natura in tutto il territorio regionale e non può essere affrontato con soluzioni semplicistiche o ideologiche».

Lo dichiara il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), al termine dell’udienza conoscitiva svoltasi questa mattina.

«In alcune aree urbane ad alta tensione abitativa, come i centri storici universitari, gli affitti brevi possono contribuire a ridurre la disponibilità di alloggi a lungo termine» prosegue Tagliaferri. «Ma ci sono territori – in particolare la montagna, l’Appennino e alcuni comuni della fascia collinare – dove la locazione breve rappresenta invece una risorsa essenziale per mantenere attività economiche, turismo e servizi. È evidente che non esiste un solo modello valido per tutta l’Emilia-Romagna».

Secondo Tagliaferri, la proposta della Giunta rischia di produrre «una frammentazione normativa ingestibile», poiché attribuisce ai Comuni un potere molto ampio senza fornire criteri condivisi.

«Non è accettabile scaricare sui Comuni la responsabilità di definire, da soli, limiti, criteri e mappature. Così si otterrebbero regole completamente diverse tra territori confinanti, con incertezza per cittadini e operatori e con un alto rischio di contenziosi» afferma il consigliere.

Fratelli d’Italia propone invece una soluzione equilibrata:
«Noi non chiediamo regole uguali per tutti, perché sarebbe sbagliato» chiarisce Tagliaferri. «La montagna reggiana non è la costa romagnola, e Bologna non è la Val d’Arda. Chiediamo però che la Regione definisca una cornice di metodo comune, con criteri trasparenti e indicatori verificabili, lasciando ai Comuni la piena libertà di decidere dove intervenire in base alle proprie esigenze».

Altro punto fondamentale: tutela di chi ha già investito.
«Chi ha ristrutturato e messo a norma immobili seguendo le regole non può ritrovarsi improvvisamente in una situazione di irregolarità. La legge deve garantire non retroattività e prevedere periodi transitori realistici, altrimenti si colpiscono proprio le famiglie e i piccoli proprietari che hanno agito in modo corretto».

«Fratelli d’Italia presenterà proposte emendative costruttive e concrete» conclude Tagliaferri.
«L’obiettivo è una legge equilibrata, che tuteli la residenzialità dove serve, sostenga chi mantiene vivo il territorio nelle aree interne e dia certezze agli operatori. È una questione di serietà e responsabilità istituzionale».

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