Dissesto idrogeologico nel Piacentino: “La Giunta conferma dati parziali, ritardi e mancanza di trasparenza. A Piacenza solo 3,6 milioni su 28 e un avanzamento del 42%: tra i peggiori dell’Emilia-Romagna”

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“La risposta della Giunta regionale alla mia interrogazione sulla manutenzione di alvei e argini in provincia di Piacenza conferma ciò che denunciamo da tempo: dati incompleti, monitoraggi non aggiornati e un territorio che continua a essere trattato come periferico”.

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, commentando la risposta ispettiva n. 1168 relativa agli interventi su Trebbia, Nure, Tidone, Arda, Po e reticolo minore.

1. Solo 3,6 milioni su 28 destinati a Piacenza

Il piano anti-dissesto 2025 vale 28 milioni di euro per 185 interventi regionali.

A Piacenza ne arrivano appena 3.605.000 euro per 19 interventi

“Non è accettabile che una delle province più fragili dal punto di vista idraulico riceva così poco”, commenta Tagliaferri.

2. Avanzamento lavori tra i peggiori dell’intera Regione

La Giunta fornisce una tabella comparativa con spesa impegnata, liquidata e avanzamento percentuale. Ecco i dati ufficiali:

• Piacenza: 42% di avanzamento lavori

• Parma: 58%

• Reggio Emilia: 50%

• Modena: 63%

• Ferrara: 73%

• Ravenna: 80%

• Rimini: 31%

• Bologna: 39%

“Piacenza è nella parte bassa della classifica, con un livello di avanzamento molto inferiore ai territori più virtuosi come Ravenna (80%) e Ferrara (73%)”.

 3. La piattaforma “TempoReale” non è aggiornata

La Giunta ammette che:

“Lo stato di attuazione riportato su TempoReale potrebbe non corrispondere a quello reale”.

“Dunque – osserva Tagliaferri – il principale strumento pubblico per monitorare i cantieri non è affidabile. Una lacuna gravissima per la sicurezza idraulica”.

4. Niente dati su chilometri manutenuti e manufatti

La Regione afferma che:

“Non è possibile riportare dati su km di aste fluviali e manufatti manutenuti”.

Secondo Tagliaferri:

“Un’ammissione inaccettabile: come si pretende di valutare la manutenzione dei fiumi senza sapere quanto e dove si è intervenuti? Veneto e Lombardia questi dati li pubblicano ogni anno”.

 5. Nessun censimento aggiornato delle criticità idrauliche

La Giunta si limita a rimandare a PAI, PTCP e PGRA, senza fornire:

• tratti con vegetazione invasiva

• erosioni spondali

• depositi in alveo

• restringimenti

• occlusioni di attraversamenti

“Esattamente ciò che avevamo chiesto, e che a oggi non esiste. Il Piacentino non può essere pilotato ‘a vista’”.

 6. Manutenzione ordinaria 2024–2026: importi raddoppiati, ma zero garanzie di efficacia

29 sono gli interventi ordinari per Trebbia, Nure, Arda, Tidone e reticolo minore, per un totale di:

• € 790.000 nel 2024

• € 2.023.460 nel 2025

• € 2.118.490 nel 2026

“Le risorse aumentano, ma senza un monitoraggio aggiornato e senza un censimento delle criticità è impossibile capire se questi investimenti siano davvero sufficienti”.

“A questo punto è evidente: Piacenza viene dopo. Noi non ci stiamo.”

“Di fronte a risposte parziali e a dati incompleti – conclude Tagliaferri – serve un cambio di metodo. Per questo ho depositato una nuova interrogazione per chiedere trasparenza totale, dati aggiornati e un cruscotto provinciale semestrale. La sicurezza dei cittadini non può dipendere da strumenti informativi non aggiornati”.