TAGLIAFERRI (FDI): “TRE PIATTAFORME DIGITALI PER I MUSEI? RISCHIO DUPLICAZIONE. LA REGIONE SPIEGHI PERCHÉ NON SI INTEGRA CON IL SISTEMA NAZIONALE”

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«Non solo servono standard chiari e criteri omogenei, ma ora emerge un ulteriore tema: la moltiplicazione degli strumenti digitali per i musei»

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri, dopo aver depositato un’interrogazione aggiornata e ampliata. 

«La Regione cita la piattaforma nazionale Musei Italiani, finanziata con fondi PNRR, poi richiama PATeR, il catalogo regionale attivo dal 2016, e infine annuncia ERitage, un nuovo portale che entrerà a regime nel 2026. Tre strumenti diversi che rischiano di creare confusione, costi duplicati e burocrazia aggiuntiva per musei e visitatori.»

 

Il consigliere incalza:

«Se il Ministero ha creato una piattaforma nazionale con risorse PNRR, perché la Regione non sta lavorando all’integrazione, ma continua a sviluppare strumenti paralleli? È una domanda che merita una risposta chiara.»

Tagliaferri ricorda inoltre le criticità già emerse nella risposta dell’Assessore Allegni:

«La Regione dichiara di non avere un monitoraggio delle aperture festivi e delle affluenze. Senza dati non si può programmare. E intanto vengono sviluppati nuovi sistemi digitali che non si capisce se dialogheranno tra loro.»

Infine la questione degli standard minimi:

«Dal 2018 esistono i livelli minimi uniformi di qualità (LUQV). Ma la Regione non li usa come requisito nei bandi della L.R. 18/2000. È una contraddizione che va superata, per garantire equità e qualità nella distribuzione dei fondi pubblici.»

«Fratelli d’Italia continuerà a chiedere trasparenza, coerenza e un uso responsabile delle risorse — conclude Tagliaferri — perché la cultura è un servizio pubblico, non un labirinto di piattaforme e interpretazioni normative.»