Sanità, Tagliaferri: “A Piacenza si vedono i problemi, non gli annunci. Se la Regione può parlare di stabilità nel 2026 è solo grazie al Governo nazionale”

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“Le parole del Presidente De Pascale sul presunto ritorno al pareggio di bilancio nel 2026 ricordano più un esercizio di fiducia che un’analisi dei fatti. Perché mentre la Giunta regionale dipinge una situazione in via di normalizzazione, nelle strutture sanitarie di Piacenza la realtà è un’altra: reparti sotto pressione, personale insufficiente, servizi territoriali in affanno e liste d’attesa che continuano a pesare sulle famiglie.” 

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri commenta le dichiarazioni diffuse oggi dal Presidente della Regione Michele de Pascale, che ha negato l’esistenza di squilibri da centinaia di milioni e ha annunciato un ritorno alla stabilità nel giro di due anni.

“È singolare – prosegue Tagliaferri – sentire dire che alcuni numeri ‘non corrispondono alla realtà’ quando è la stessa Regione ad aver chiuso il 2024 con uno squilibrio certificato. E non serve una memoria particolarmente lunga per ricordare che nel 2025 la Giunta ha dovuto aumentare imposte e tributi proprio per coprire il disavanzo. Qui nessuno sta inventando cifre: sono i conti regionali a parlare.”

Tagliaferri entra poi nel merito politico:

“Se oggi la Regione può permettersi di parlare di stabilità futura, è solo perché il Governo Meloni ha scelto di intervenire in modo forte e responsabile sulla sanità nazionale, stanziando 2,4 miliardi aggiuntivi. Risorse decisive, senza le quali l’Emilia-Romagna – e la provincia di Piacenza in particolare – sarebbe rimasta con un sistema sanitario in difficoltà crescente. È bene che questo venga detto chiaramente, senza trasformare un aiuto dello Stato in un merito della Regione.”

Per Piacenza, aggiunge il consigliere, le difficoltà degli ultimi anni sono state tutt’altro che teoriche:

“Chi vive e lavora nelle strutture sanitarie del nostro territorio sa bene quali conseguenze abbia avuto la gestione regionale. Ritardi nell’edilizia sanitaria, difficoltà nel reperire personale, disagi nei pronto soccorso, e una sanità territoriale che fatica più di altre province. Non bastano le dichiarazioni ottimistiche a cambiare ciò che i cittadini vedono ogni giorno.” 

Sulle risorse destinate alla non autosufficienza, Tagliaferri commenta:

“È un bene che la Regione investa, ma ancora una volta si tratta di interventi resi possibili dal quadro finanziario rafforzato dal Governo nazionale. La verità è che la Regione arriva dopo, mentre lo Stato ha già fatto la sua parte.”

La conclusione è netta:

“De Pascale può raccontare una sanità in recupero, ma a Piacenza i cittadini non dimenticano. Senza il sostegno del Governo Meloni la nostra provincia avrebbe pagato un prezzo ancora più alto. Ora è necessario che la Regione utilizzi queste risorse per migliorare davvero i servizi, non per autocertificare successi che finora non si sono visti.”