Sanità a Piacenza, Tagliaferri (FdI): “Servono dati chiari e verificabili. La Giunta risponde, ma non scioglie i nodi”

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«La risposta della Giunta regionale alla mia interrogazione sulla sanità piacentina è ampia, ma non risolutiva. Restano zone d’ombra che non possono essere ignorate, soprattutto quando si parla di servizi essenziali per i cittadini»

Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, annuncia il deposito di una nuova interrogazione a risposta scritta.

«I dati forniti – spiega Tagliaferri – sono prevalentemente aggregati e non consentono di capire cosa stia realmente accadendo nei singoli servizi territoriali, a partire dal Consultorio familiare di piazzale Milano, su cui continuano ad arrivare segnalazioni. Percentuali e medie non bastano: servono numeri concreti, confrontabili nel tempo».

Un altro nodo riguarda il recupero dei ticket sanitari non riscossi. «Dalla risposta emerge che parliamo ancora di milioni di euro non incassati o in fase di sollecito. È legittimo chiedersi quale impatto abbia tutto questo sulla capacità dell’AUSL di finanziare i servizi e ridurre le liste d’attesa».

Preoccupano anche le carenze di personale medico. «La Giunta stessa ammette difficoltà strutturali, tamponate con contratti libero-professionali. Una soluzione che può essere emergenziale, ma che non può diventare ordinaria».

Infine, il tema dell’accessibilità. «Sul trasporto pubblico locale la Regione si limita a riportare quanto riferito dall’Agenzia, senza un monitoraggio diretto sugli effetti reali per studenti, lavoratori e cittadini che devono raggiungere ospedali e ambulatori».

«Per questo – conclude Tagliaferri – ho presentato una nuova interrogazione: non per polemica, ma per trasparenza. I cittadini di Piacenza hanno il diritto di sapere come funzionano davvero i servizi che pagano con le tasse».