‘Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
- Dal 2011 al 2021 durante i governi di centrosinistra sono stati tagliati:
1) 125 ospedali;
2) 703 strutture per l’assistenza sanitaria e specialistica ambulatoriale;
3) 5818 posti letto;
4) 5811 medici di famiglia; 1577 medici di continuità assistenziale;
5) 310 consultori;
6) 46 Ausi;
- Il picco minimo del finanziamento del fondo sanitario nazionale è stato nel 2013 con 107 miliardi durante il Governo Letta e la secondo posto nel 2015 con 109,7 miliardi con il Governo Renzi;
- Tali interventi hanno causato una progressiva destrutturazione del sistema sanitario pubblico oggi difficilmente recuperabile;
Considerato che
- La Regione Emilia-Romagna non è stata esente dall’adottare tagli indiscriminati alla sanità pubblica;
- La Regione Emilia-Romagna invece di investire sul personale ha deciso di investire nell’edilizia sanitaria aggravando cosi il progressivo processo di abbandono del personale nel servizio pubblico;
- La Regione Emilia-Romagna ha destrutturato la sanità territoriale intendo su grandi poli in città e determinando così l’assenza di presidi periferici;
- La Regione Emilia-Romagna ha sottostimato l’esigenza di medici di base con programmazioni del tutto inadeguate in vista dei futuri pensionamenti ed abbandoni;
IMPEGNA La Giunta regionale
A riconoscere il fallimento delle politiche regionali in materia di sanità.
Oggetto n.7615
Documento integrale: https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2023027168.pdf