INTERROGAZIONE DI ATTUALITÀ A RISPOSTA IMMEDIATA
Appreso che:
- con deliberazione n. 2242 del 18 dicembre 2023, la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha previsto “di stabilire la ridefinizione del costo di riferimento regionale complessivo e della remunerazione dei servizi sociosanitari accreditati Casa residenza anziani-CRA e Centro socio-riabilitativo per persone con disabilità-CSRR definiti dalla propria deliberazione n. 273/2016”;
- in particolare, la Giunta ha provveduto all’adeguamento tariffario di cui sopra “attraverso l’aumento di euro 4,10 pro capite/pro die della quota di compartecipazione al costo dei servizi CRA e CSRR dell’utente/Comune definita dalla propria deliberazione n. 273/2016 e ss.mm.ii” a partire dal 01/01/2024;
- a differenza dei precedenti adeguamenti tariffari – generalmente posti a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza-FRNA – quello di cui alla delibera n. 2242 del 18 dicembre 2023 viene imputato all’utenza finale e/o ai Comuni nel caso di integrazione economica della retta in base a regolamenti Comunali;
- la Giunta Regionale ha ritenuto di non assorbire nel F.R.N.A. l’adeguamento delle tariffe delle CRA e dei Centri socioriabilitativi residenziali per persone con disabilità alla luce del “permanere anche nel corso dell’anno 2023 di condizioni di contesto economico negative influenzate dalle dinamiche inflattive che hanno determinato un aumento dei costi di forniture, beni e servizi, nonché dei costi edilizi nei servizi sociosanitari” nonché all’aumento dei costi generali di organizzazione e gestione a fronte degli accorgimenti dovuti alla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza;
considerato che:
- a causa dell’adeguamento tariffario deciso dalla Giunta, l’aumento dei costi a carico delle famiglie sarà notevole ed assimilabile – in sostanza – al pagamento di una tredicesima mensilità; l’incremento per gli ospiti delle case protette, infatti, ammonterà a 123 euro al mese (quindi circa 1.500 euro all’anno);
- si tratterebbe, all’evidenza, di un aumento difficilmente sostenibile tanto per le famiglie quanto per gli Enti Locali i cui regolamenti prevedono un’integrazione comunale alla retta delle CRA o dei CSRR;
- la scelta della Giunta Regionale è stata aspramente criticata in tal senso anche dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative nella nostra regione – CGIL, CISL e UIL – secondo le quali si tratterebbe di una “decisione inaccettabile, non condivisa dai sindacati, che nel confronto con la Regione hanno affermato che l’aumento delle rette a carico dell’utenza era possibile solo se legato alle nuove regole che si stanno discutendo con la regione stessa sull’accreditamento sociosanitario”;
- l’attuale scelta della Giunta Regionale è, peraltro, in contrasto con quelle degli anni precedenti, quando gli adeguamenti delle tariffe delle CRA e dei CSRR (da ultimo 2015/2016) sono stati assorbiti dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, senza aumenti per famiglie e/o Comuni;
considerato altresì che:
- confermando un ormai consolidato modus operandi dell’Amministrazione Regionale, l’Assessore al Welfare, Igor Taruffi, ha scaricato la responsabilità dell’aumento dei costi a carico delle famiglie per l’assistenza agli anziani sul Governo Nazionale;
- in realtà, si evince dalla lettura della deliberazione adottata come l’utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, in questo caso, non sia neppure stato preso in considerazione (anzi, viene esplicitamente escluso); all’evidenza, la Giunta Regionale, questa volta, ha ritenuto di accollare a famiglie e Comuni gli aumenti delle tariffe di CRA e CSRR per venire incontro alle esigenze dei gestori, salvo poi attribuire la responsabilità della propria scelta al Governo Nazionale;
- al contrario, è evidente l’attenzione dell’esecutivo nazionale al tema dell’assistenza ai più fragili; lo dimostra l’istituzione – in sede di Legge di Bilancio 2024 – del Fondo Unico per l’Inclusione delle persone con disabilità con una dotazione pari a circa 231,8 milioni annui;
ritenuto che:
- in un momento particolarmente difficile per le famiglie emiliano – romagnole come quello che stiamo vivendo (due guerre in corso, rincaro delle materie prime e dei beni di prima necessità) non si possa disporre a carico di queste – e/o dei Comuni i cui regolamenti prevedono un’integrazione comunale alla retta delle CRA o dei CSRR – gli aumenti dovuti all’adeguamento delle rette dei centri residenziali per anziani e/o disabili disposto con deliberazione n. 224 del 18 dicembre 2023;
- tale scelta finirebbe per mettere in difficoltà anche la sopravvivenza delle stesse strutture per anziani e disabili che, a fronte dell’impossibilità per molte famiglie di sostenere costi sempre più elevati, vedrebbero diminuita la presenza di ospiti al loro interno con conseguente danno per il proprio bilancio;
- questo in un momento in cui diverse realtà necessiterebbero di un serio sostegno per il proprio rilancio. È notizia di pochi giorni fa, ad esempio, che il famoso ricovero per anziani “Fondazione Pia Casa per Anziani Maruffi” di Piacenza sarebbe a rischio chiusura, con conseguenti ripercussioni negative per le 70 persone ivi ospitate e le loro famiglie, nonché per i 50 operatori impiegati nella struttura;
- la Regione Emilia-Romagna non abbia sufficientemente motivato in delibera l’esclusione dell’utilizzo del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e che quindi non abbia fornito un’adeguata giustificazione della propria scelta;
interroga la Giunta per sapere:
- se intenda sospendere la decisione assunta con la deliberazione n. 224 del 18 dicembre 2023 al fine di valutare pienamente l’ipotesi di porre tali aumenti a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per non gravare eccessivamente sui bilanci delle famiglie emiliano-romagnole e dei Comuni;
- se intenda effettivamente sostenere e valorizzare le strutture assistenziali per anziani e disabili riconoscendone l’importanza ed attivandosi al fine di migliorare i servizi dalle stesse offerti ai propri ospiti ed alle loro famiglie, nei limiti delle proprie competenze.
Documento integrale:https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/XI/OGPG2024000652.pdf