Tagliaferri e Bocchi (FdI): “Aggressioni ai controllori SETA e TEP: la Regione garantisca sicurezza, dati certi e standard uniformi per tutto il trasporto pubblico”

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«Il tema delle aggressioni al personale del trasporto pubblico locale non è più tollerabile. Parliamo di lavoratori che ogni giorno operano a bordo dei mezzi pubblici e che, troppo spesso, si trovano a fronteggiare episodi di minacce, violenze e fuga di passeggeri senza biglietto. È una situazione che coinvolge sia SETA, nelle province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena, sia TEP nel territorio di Parma.»

Lo dichiarano i consiglieri regionali Giancarlo Tagliaferri (FdI – eletto a Piacenza e provincia) e Priamo Bocchi (FdI – eletto a Parma e provincia), che hanno presentato una nuova interrogazione alla Giunta regionale per chiedere dati certi e comparabili sugli episodi di violenza ai danni dei controllori e del personale viaggiante delle due aziende.

«Vogliamo numeri ufficiali, verificabili e non contestabili: quante aggressioni, quante minacce, quante richieste di intervento delle Forze dell’Ordine. Non sono sufficienti racconti generici: servono dati per provincia e azienda, e un confronto con altre regioni come Lombardia, Veneto, Toscana e Liguria.»

I due consiglieri chiedono poi quali misure di prevenzione siano operative oggi e se la Regione intenda introdurre standard uniformi di sicurezza per tutte le aziende del trasporto pubblico, indipendentemente dall’affidatario del servizio.

«Non è più accettabile che chi effettua i controlli sia lasciato solo»

«Il personale che effettua i controlli non può essere esposto a rischi a seconda del territorio in cui opera o della società che gestisce il servizio. Se ci sono criticità, devono emergere; se servono presidi di sicurezza, devono essere installati; se servono protocolli operativi, devono essere uniformi e applicati ovunque.»

Tagliaferri e Bocchi sottolineano inoltre che, nonostante TEP sia una gestione in house, la Regione ha precisi poteri di coordinamento e vigilanza sul sistema del trasporto pubblico: «E quindi deve farsi carico anche della sicurezza degli operatori TEP, non solo SETA.»

«La sicurezza degli operatori e dei passeggeri è un diritto e non un optional. Servono dati, trasparenza e interventi concreti. La Regione affronti il tema senza ritardi e in modo omogeneo su tutto il territorio.»

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